«New York Days» di Enrico Rava, un classico contemporaneo, tra forma e deforma mentis (ECM, 2009)
Lungi dall'essere un disco che sorprende per innovazione, esso rivela una forma di classicismo contemporaneo, dove la misura diviene criterio...
Lungi dall'essere un disco che sorprende per innovazione, esso rivela una forma di classicismo contemporaneo, dove la misura diviene criterio...
Evangelista, con una modalità d'impiego sapiente, disegna ambienti, scolpendo pause e facendo affiorare pensieri. Ogni episodio discografico diviene un luogo...
Nel gesto lento e misurato si manifesta una forma di resistenza al frastuono del mondo, un invito a rallentare, a...
Franco Piana non si limita ad interpretare o a dirigere: egli plasma, modella, compone nel solco di una scuola di...
Dado Moroni si posiziona come un pianista capace di assorbire e rielaborare le diverse influenze del pianismo europeo contemporaneo, mantenendo...
La voce di Harrell si colloca nel tracciato di un pensiero musicale che privilegia la profondità strutturale, la coerenza interna...
Il nome di Bill Evans non agisce come centro gravitazionale, bensì come principio di vibrazione; non è il punto da...
Nella regione dei santi e della santa inquisizione, il jazz c'è, talvolta in abbondanza, e si muove con profitto oltre...
Il pianoforte diventa nave, strumento di navigazione tra armonie che non si chiudono, ma si aprono a nuove possibilità. Il...
Di Francesco Cataldo Verrina Un concept distintivo per carotaggio poetico e complessità accordale, quale riflesso dell'eredità musicale di Kenny Wheeler,...
L’assenza di una discografia ampia e continuativa non diminuisce la qualità poetica della sua arte, anzi accentua la percezione di...
«Aura» si rivela non soltanto come un’opera di sintesi stilistica, ma come un atto testamentario in cui Davis affida alla...
Se c’è una lezione che i suoi dischi insegnano, è che la sobrietà può essere visionaria, che il rigore può...
L'affinità con la scuola cool non può essere ridotta ad una mera adesione stilistica. Piuttosto, Desmond sembra incarnare un’idea di...
Davis non orchestra i suoi musicisti come un compositore novecentesco che distribuisce parti prestabilite, ma come un demiurgo che pone...
Siamo alle prese con un costrutto di alta tensione estetica, un documento esistenziale che si colloca in quella zona liminale...
In un’epoca in cui la produzione musicale tende spesso a livellare le differenze, Brunod ci ricorda che ogni strumento è...
La sua scrittura armonica si basa su una profonda conoscenza della tradizione tonale, ma non si limita a riproporla: la...
L’album, lungi dal proporsi come una rassicurante ripresa delle forme canoniche del jazz, si presenta invece come un laboratorio sonoro...
«Negli anni Sessanta, essere un musicista jazz bianco non era semplice. C’era una nuova generazione di artisti di colore che...
Non si esce da questo ascolto appagati nel senso più immediato del termine: ci si scopre, invece, lievemente modificati, come...
Il jazz, in fondo, non è mai un semplice genere musicale: è un linguaggio, una filosofia, un modo di esplorare...
Un ponte tra mondi: tra la precisione ed il flusso, tra la scrittura e l’istinto, tra il gesto individuale e...
Un album innegabilmente contemporaneo, che s'inserisce appieno nella tradizione jazz ma ne amplia la traiettoria, guardando oltre l’Atlantico senza mai...
Un’opera imprescindibile non solo per i cultori del jazz, ma anche per chi intende comprendere l’evoluzione del linguaggio jazzistico italiano...
Le riletture dei brani non si riducono a semplici omaggi coveristici e calligrafi, ma si connotano di una voce personale,...
Il jazz non è qui semplice oggetto di contemplazione estetica, ma motore di consapevolezza, strumento di narrazione identitaria e ponte...
La consolidata tecnica esperienziale ed il mestiere accumulato negli anni non si traducono mai in mero virtuosismo o sensazionalismo impressionistico,...
Bastian Menz non è solo il demiurgo, ma anche il motore ritmico. Il suo modulo espressivo si distingue per sapidità...
Lungi dall’essere confinato all’anonimato di una carriera da sideman, il contributo Hal McKusick alla scena jazzistica newyorkese meriterebbe una più...
Le composizioni sono vivide e visive, mai caotiche, spericolate e frattaliche, mentre i cromatismi sonori sono facilmente percepibili e di...
Questo album, scolpito con la perizia di un intarsiatore fiammingo, è non un manifesto ma un’eredità: da leggere non con...
Il Devil Quartet, rispetto al range abituale della formazione più votato ad una sorta di fusion elettrificata, in questo set...