Gianluca Caporale Quartet con «Orizzonti», un itinerario sonoro fuori e dentro le emozioni (EMME Records, 2024)
Un album che rappresenta un viaggio interiore e in cui i brani partono quasi sempre da esperienze di vita vissuta o da immagini che prendono spunto dalla realtà.
// a Cura della Redazione //
Un disco dall’innato senso melodico dove la composizione e la musica d’insieme hanno un ruolo fondamentale. Queste le caratteristiche di Orizzonti, nuovo lavoro del sassofonista Gianluca Caporale uscito per l’etichetta Emme Record Label che vede la partecipazione Luca Bulgarelli al contrabbasso, Glauco di Sabatino alla batteria, Roberto Tarenzi al pianoforte con la partecipazione speciale di Fabio Zeppetella alla chitarra.
Un album che rappresenta un viaggio interiore e in cui i brani partono quasi sempre da esperienze di vita vissuta o da immagini che prendono spunto dalla realtà. Non a caso sono le melodie limpide e dirette, che raccontano e disegnano storie, ad avere un ruolo fondamentale e a caratterizzare la scelta stilistica dove la coesione degli strumenti prevale sempre sull’estro del singolo. Il sax di Caporale si alterna spesso alla chitarra o al pianoforte nei temi principali creando un fraseggio intenso tra brani dinamici ed espressivi. Ma c’è anche spazio per l’improvvisazione che non tradisce mai il legame con il jazz bebop e anche per brani più cadenzati dove trapela una velata e dolce malinconia. “Orizzonti” racchiude le mie emozioni, le mie esperienze e le mie riflessioni su vari temi della vita: In questo disco ci sono brani più ritmati alternati a ballate emozionanti che parlano di amore, speranza, dolore e crescita personale! Spero che l’ascolto di questo disco possa portarvi un momento di gioia, conforto o riflessione e un ringraziamento va a tutti quelli che mi hanno supportato in questo percorso e spero che possiate apprezzare la musica che ho creato.” (Gianluca Caporale)
Tra i brani più rappresentativi di “Orizzonti”, la title track, ha senza dubbio un ruolo fondamentale perché rappresenta la crescita insita in ognuno di noi e l’orizzonte interiore che ci porta a crescere e ad avere una prospettiva visiva sempre diversa. “Arcobaleno” è invece una ballad dal sapore un po’ malinconico e riflessivo, scritto in un momento di quiete durante il periodo della pandemia. “New York City” è la composizione più vicina allo stile bebop che prende spunto da un viaggio avvenuto diversi anni fa e che racchiude in sé il fascino della Grande Mela. “Blues For Joshua” è un blues dedicato al grande Joshua Redman, sassofonista che ha lasciato una traccia importante, mentre “Dreaming”, che vede la partecipazione di Alessandro di Bonaventura alla tromba e Sabatino di Donatantonio al trombone, è la track che lascia più spazio al fraseggio tra i fiati premiando l’aspetto compositivo. Il dialogo fatto di botta e risposta tra la chitarra e il sax è invece il protagonista di “Songs For My Sons”, brano che Caporale dedica ai figli e che descrive in maniera giocosa i piccoli litigi dei due bambini. Ciò che conta in ogni composizione è l’attenzione ai particolari e alla melodia, vero comune denominatore di questo progetto.