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«Questo processo di registrazione è stato lento e intenzionale, permettendo al suono dell’album di rivelarsi nel tempo e rispecchiare un viaggio di scoperta»

// a Cura della Redazione //

Il terzo album di BrandeeYounger per la storica etichetta Impulse! Records,, prodotto dal bassista Rashaan Carter, è composto da dieci tracce che vedono la partecipazione di ospiti speciali come Shabaka, Courtney Bryan, Niia e Josh Johnson, il vibrafonista Joel Ross e Makaya McCraven alle percussioni. Gababout è una parola che indica uno spensierato cercatore di piacere sempre in movimento, il quale insegue lo splendore nel mezzo della lotta. «Quando è arrivato il momento di scrivere un pezzo che rappresentasse la felicità,«Gadabout Season» mi è sembrato il titolo perfetto», dice la Younger. «L’album riflette l’idea del viaggio: la ricerca del significato e della bellezza nei momenti più complessi della vita, per emergere alla fine con un senso di sé più profondo», aggiunge la Younger, che ha scritto o co-scritto quasi tutte le composizioni. «Dal punto di vista musicale, «Gadabout Season» è più creativo e leggermente più cerebrale di altri miei lavori». L’arpista entra nella propria dimensione compositiva, creando un melting-pot sonoro che mescola jazz, classica, R&B, hip-hop e tessiture elettroniche. «Questo processo di scrittura mi ha costretto a essere completamente onesta», racconta. «Non mi nascondo dietro il lavoro di qualcun altro».

La maggior parte dell’album è stato composto, a Nord di New York, nella tranquilla villetta del cugino della Younger, la quale, successivamente, ha elaborato le tracce con Rashaan Carter e il batterista Allan Mednard. Va detto che «Gadabout Season» ha avuto una lunga gestazione durata mesi, per tutta la seconda metà del 2024. «Sono abituata a fare una cosa sola in studio», precisa la Younger. «Questo processo di registrazione è stato lento e intenzionale, permettendo al suono dell’album di rivelarsi nel tempo e rispecchiare un viaggio di scoperta». Alla fine di ogni sessione, il trio ha dedicato del tempo per abbozzare idee e improvvisare, che hanno portato alla stesura di brani come «Reckoning», «Discernment» e «End Means». Le performance della Younger in «Gadabout Season» è caratterizzata da uno strumento che le ha «cambiato la vita», un’arpa appartenuta ad Alice Coltrane, di cui era diventata custode alla fine del 2024, dopo che l’arpa era stata restaurata in occasione dell’Anno di Alice, con una serie di pubblicazioni, eventi e mostre di alto profilo sponsorizzate da Impulse! «Doveva diventare mia», dice l’arpista a proposito del fatto che era necessario prendere confidenza con il maestoso strumento. «Non era la prima volta che suonavo l’arpa, ma poiché questa nuova musica era unica per me, dovevo diventare un tutt’uno con essa a casa».

La pianista-compositrice, collaboratrice della Younger, Courtney Bryan, appare in «Surrender». Ispirata a «A Ceremony Of Carols» di Britten, «Surrender» evoca quel momento in cui «si va all’altare e si dà tutto», dice l’arpista. «Per me è il pezzo rivelatore dell’album. Si tratta di cercare conforto in una tranquilla resa». Younger descrive un’altro motivo dell’album, «BBL», come un «confronto musicale». «Se avesse avuto un testo, sarebbe stato un avviso di pericolo imminente», dice. «Non ho lasciato spazio a una conversazione civile». «Beautiful Is Black», un brano del primo album per Impulse! «Somewhere Different» del 2021, era valso alla Younger una nomination ai Grammy nella categoria Best Instrumental Composition, facendone la prima donna di colore a raggiungete tale traguardo. «Brand New Life» del 2023, cui vinse il NAACP Image Award 2024 per l’Outstanding Jazz Album, rendeva omaggio all’arpista nera Dorothy Ashby. Quest’anno la Younger si imbarcherà in una serie di esibizioni, che toccheranno il Ghent Jazz Festival, il Montreux Jazz Festival e la Carnegie Hall di New York insieme a Ravi Coltrane.

Brandee Younger

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