Ludovico Fulci con «Ti racconto di me», un album che racconta i sentimenti (Alfa Music, 2024)
// a Cura della Redazione //
«Ti racconto di me» narra del sentimenti ed in particolare di quello che si definisce Amore. I brani sono tutte composizioni mie che ho scritto nell’arco dell’ultimo anno e ad ognuno di questi segue un pensiero o, forse anche meglio, un’immagine. Lavorando nel campo della musica da film da molti anni, ho approcciato questo mio lavoro come se dovessi scrivere musica sui vari personaggi di un film, interpretandone i caratteri ed una conseguente narrazione che li rende protagonisti. Ogni brano, quindi, nasce da un’idea precisa di voler raffigurare in musica un sentimento al quale poi si collega un pensiero. Infine, condividendo la mia vita tra Roma e Berlino, si troveranno alcuni brani il cui titolo e in lingua tedesca ma anche, la maggior parte, in lingua italiana e qualcuno in lingua inglese. (Ludovico Fulci)
«Der erste Tag des Jahres»: (II primo giorno dell’anno): scritto di getto il primo gennaio 2024, rappresenta quel sentimento di buon auspicio che si prova in questa circostanza. E come una promessa di far andare tutto bene. «Un amore nascosto»: chi di noi non ha provato il sentimento di un innamoramento “illecito”, che ha portato noi stessi ad esser dalla parte del torto? Ci si sente male per quanto fatto ma la qualità di questo amore rimane sempre nobile e si soffre nel dover tenerlo nascosto. «One for Tobias»: Tobias e Tobias Relenberg. Il superbo sassofonista e caro amico che ha partecipato alla registrazione del precedente album «The Meaning of You». La mia amicizia e stima per Lui come musicista e come persona, mi ha portato a scrivere questo brano. «I baci sulla pelle»: come descrivere questa azione, come renderla in musica. Forse suonando il tema con due note vicine con una metrica simile, come le labbra (due) che passeggiano sulla pelle? «Ti racconto di me»: un ritmo latino che da la cadenza di un racconto. «Una giornata particolare»: la sensazione a fine giornata, di aver trascorso del tempo in ottima compagnia ed in modo particolare. Una scoperta che genera un sentimento di pienezza. «Il pensiero di te»: in realtà e una presenza forte che, anche nell’assenza temporanea, ci accompagna nel nostro vivere, nel nostro agire e soprattutto creare. Può aver del toni nobili e solenni, come forse alcuni spunti di questo brano. «»
«Deep into your soul»: non si finisce mai di conoscere chi ci è accanto, anche perché si è in continuo divenire. Arrivare a intuire qualcosa di realmente profondo può anche esser un processo faticoso che merita dei momenti di riposo. Da qui l’alternarsi della dissonanza, a volte anche dura, che faccia nella consonanza, proprio per trovare in essa un accadimento.«Eirtfach so»: (Semplicemente cosi): capita, a volte e per fortuna, descrivere perché si prova un sentimento improvviso di felicita che non deriva da una notizia, un fatto contingente. «Si è felici – Einfach so!». «Grit»: mi ha accompagnato standomi accanto nel mio scrivere e nel mio creare. Chi ha curato e nutrito la mia anima. «Le nostre parole»: Leandro (Piccioni) era un collega con il quale abbiamo condiviso molto sia in termini professionali che umani. Le nostre storie si son dipanate nei nostri racconti che, nella difficoltà di certi momenti, assumevano toni drammatici ma di tanto in tanto anche toni scherzosi, dai quali nascevano altri giochi di «parole». Un amico che manca e che, pur essendo la prima volta che provo quanto andrò a scrivere, spero possa in qualche posto sentirmi mentre lo omaggio e lo ricordo con queste note. «Un’altra possibilità»: ci sono momenti difficili nei quali ci si trova soli a contatto con se stessi e si può provare un sentimento di solitudine anche un po’ oppressiva. Ci si agita, si scalpita e si soffre perché non si accetta questa condizione. Poi arriva sempre, cosi come dopo alcune battute del brano, il momento della speranza nel quale si riesce a vedere oltre. «Il terzo incomodo»: «questa sera sono con mia moglie, vieni con noi, andiamo a mangiare qualcosa»; «non so, non vorrei disturbare, non vorrei fare il terzo incomodo». Poi accade di nuovo e di nuovo e di nuovo ancora ed alla fine diventa anche questo un gioco al quale si aggiunge un quarto, un quinto ecc. incomodo. Ma sia ben chiaro «il terzo incomodo» e solo LUI! «Die Hoffnung»: (La speranza): scritto il giorno nel quale la Russia invade l’Ucraina. Ci si domanda quale speranza si può piu nutrire per un mondo giusto. Marie e un’adolescente, figlia di Anke, che ha appena compiuto gli anni e che rappresenta con la sua freschezza, la speranza che tutto possa progredire per il meglio, creando il bene che lei stessa costruirà per sé e per gli altri. Una promessa di speranza in coda a questo mio descrivere alcuni sentimenti in musica.
Ludovico Fulci ci propone, con questo suo nuovo lavoro discografico, un album fortemente ispirato e lirico, in cui la ricerca della cantabilità e della melodia è una componente fondamentale delle sue splendide composizioni, presentate in parte in piano solo e in parte in trio. Già dal prime brano, appunto in piano solo, Ludovico ci conduce in un mondo musicale ricco di sfumature, colore e timbri che riflettono in nodo chiaro la sua sensibilità e personalità. Questa vocazione intimista è un tratto distintivo di tutto il CD. Basti penare al brano «Un Amore Nascosto», oppure a «One for Tobias», anch’esso in piano solo. Ma è da sottolineare il fatto che anche nelle composizioni ritmicamente più mosse come «Il pensiero di te», «Le nostre parole» o «Un’altra possibilità» eseguite in trio, la ricerca della frase melodica riveste sempre un ruolo fondamentale nell’estetica di Ludovico Fulci. I musicisti che dialogano con il pianista in questi brani, sono Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria, grandi interpreti del panorama jazzistico italiano. La loro concezione ed intelligenza musicale si integrano perfettamente con le eleganti idee di Ludovico Fulci, in un perfetto interplay costituito da sfumature, sottolineature e colori che impreziosiscono l’intero progetto. Un disco di grande pregio, da ascoltare e riascoltare con attenzione. (Franco Piana)