«R.A.W.» del trio The Pier, un viaggio extraterritoriale nel jazz multi tematico

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The Pier_Ante

// di Cinico Bertallot //

L’impianto melodico, ritmico o armonico viene rimodellato come una materia viva e plasmabile, sulla scorta di una sorta di byplay costante, al punto da renderle diverse diverse rispetto agli assunti di base, sia durante le prove, ma soprattutto attraverso una collegialità compositiva in tempo reale.

Pubblicato da Improvvisatore Involontario, «R.A.W.» è il secondo capitolo discografico, dopo l’esordio del 2020 con «Imaginary Geographies» per The Pier: Pierpaolo Chiaraluce al contrabbasso, Mauro Cimarra alla batteria e Leonardo Francesconi al pianoforte. «Il disco ha una ritmica ormai consolidata e già messa alla prova dal precedente lavoro discografico – precisa Chiaraluce –. Abbiamo deciso di portare in prova del materiale grezzo (da qui il titolo del lavoro), dal quale sono emersi brani abbastanza complessi e praticamente cuciti addosso a noi in ogni dettaglio. Questo può essere un motivo di spinta musicale: trasformare frammenti di tipo grezzo in semilavorati o prodotti finiti, ovvero, da elementi musicali di tipo sintagmatico a brani aventi una forma totale secondo la concezione classica. Negli anni la scrittura e l’incisione sono diventati, per me, una ragione non totalizzante, ma se non altro fondante del proprio essere musicista: è probabilmente una cosa che tutti, nel nostro profondo, amiamo fare, ferma restando l’importanza e, l’altrettanto appagante, attività di performance dal vivo».

L’album, registrato presso lo studio Entropya di Perugia, è disponibile in formato fisico, CD e Vinile, e su tutte le piattaforme digitali con il sostegno dell’etichetta Improvvisatore Involontario. «È una realtà editoriale che ci mette ampiamente a nostro agio – prosegue il contrabbassista – per questo prevediamo di pubblicare altri lavori in futuro e su cui stiamo già lavorando in trio per poi lasciarsi la libertà di poter arricchire eventualmente la formazione». Il trio, ha debuttato dal vivo all’International Jazz Day di Fabriano. Durante le esibizioni dal vivo live prevista anche la presenza in veste di ospite del trombettista Simone Garofoli. L’album si sostanzia attraverso sei composizioni di Pier Chiaraluce e due di Leonardo Francesconi trattate dal gruppo come materiale grezzo (da qui il titolo del disco) dove l’impianto melodico, ritmico o armonico viene rimodellato come una materia viva e plasmabile, sulla scorta di una sorta di byplay costante, al punto da renderle diverse diverse rispetto agli assunti di base, sia durante le prove, ma soprattutto attraverso una collegialità compositiva in tempo reale.

Partendo dall’opener «Beat One Or No-One» sino alla conclusiva «Exsamples», nonché durante l’intero excursus del progetto, emergono umori cangianti e emozioni multicromatiche capaci di attirare il fruitore in una spirale sonora che travalica il semplice idioma jazzistico. «Il disco ha una ritmica ormai consolidata e già messa alla prova dal precedente lavoro discografico – racconta il contrabbassista Pierpaolo Chiaraluce – Abbiamo deciso di portare in prova del materiale grezzo, da qui il titolo del lavoro, dal quale sono emersi brani abbastanza complessi e praticamente cuciti addosso a noi in ogni dettaglio. Questo può essere un motivo di spinta musicale: trasformare frammenti di tipo grezzo in semilavorati o prodotti finiti, ovvero, da elementi musicali di tipo sintagmatico a brani aventi una forma totale secondo la concezione classica». C’è spazio poi per ritmico-armoniche rotolanti e progressive come in «Some Wave» o «Hand-Shaped Punk», dove il contrabbasso di Chiaraluce diventa l’asse portante su cui ruota l’intera giostra di suoni magnificato e sostenuto dal lavoro di Cimarra alla batteria e da Francesconi al piano. «Negli anni la scrittura e l’incisione sono diventati, per me, una ragione non totalizzante – spiega ancora Pierpaolo Chiaraluce – ma se non altro fondante del proprio essere musicista: è probabilmente una cosa che tutti, nel nostro profondo, amiamo fare, ferma restando l’importanza e, l’altrettanto appagante, attività di performance dal vivo».

Track List

1 . Beat one or no-one (5:25) (Leonardo Francesconi)

2. Some wave (3.30) (Pierpaolo Chiaraluce)

3. Last Days (6.01) (Pierpaolo Chiaraluce)

4. Lallation fee (4.25) (Pierpaolo Chiaraluce)

5. Hand-shaped punk (4.50) (Pierpaolo Chiaraluce)

6. Well flowed (4.24) (Pierpaolo Chiaraluce)

7. Momentum (5:12) (Leonardo Francesconi)

The Pier

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