vinile sul divano

// di Gianluca Giorgi //

Nick Pride & The Pimptones, Rejuiced Phat Shake (2014 Limited Edition)
In questa seconda prova, rispetto al disco precedente quasi tutti i brani prevedono ospiti al microfono, portando Nick e compari ad architettare soluzioni musicali più varie ed adatte alle voci. Restando, comunque nell’alveo soul-jazz, con qualche digressione sul versante “rebirth of cool”.Nel precedente nonché primo loro lavoro, infatti, c’era una prevalenza di brani strumentali e solo tre pezzi cantati, tra cui la bellissima “Waitin’ So Long” con la voce di Jess Roberts (finita anche, non si sa come, in Lezioni di Cioccolato 2). Anche questa volta dunque si balla dall’inizio alla fine dell’album, cambiando però qualche volta di più il ritmo. Missione compiuta quindi, un’altra festa di mezzanotte è servita.

Petter Eldh Presents Koma Saxo (2019 vinile nero)
Koma Saxo è un nuovo potentissimo quintetto (Eldh al basso, batteria e tre sassofoni), prodotto dal visionario bassista-produttore svedese di casa a Berlino Petter Eldh. La formazione riunisce cinque nomi pesanti del jazz sull’asse Berlino-Nordics, non è un “supergruppo”, ma una vera e propria band.La visione di Eldh per il suono dei Koma Saxo è un passo avanti rispetto a quello che potrebbe essere il groovy jazz d’avanguardia nel 2019, infatti mentre gli artisti jazz hanno flirtato con l’hip-hop per decenni, Eldh prende ingegnosamente in prestito le tecniche di produzione, piuttosto che i breakbeat, dal genere cresciuto nel Bronx, mantenendo una sensibilità post-bop sciolta, ma riformulandola con una spinta ritmica strana e i tre sassofonisti scandinavi, fra i migliori del loro paese, si sottomettono alla visione di Eldh, spesso suonando linee ordinate all’unisono in una miscela deliziosamente spalmata, che in post-produzione vengono trattate da Eldh. Infatti nel disco c’è un grande lavoro di postproduzione del materiale grezzo registrato a Helsinki in occasione del debutto di successo dei Koma Saxo al We Jazz Festival. Il disco di debutto dei Koma Saxo su We Jazz Records è una rivelazione per chiunque cerchi musica jazz contemporanea, con un tocco e una visione nuova.

Karin Krog & Friends, Joy (1968 ristampa 2017)
Nata nel 1937 ad Oslo, la cantante Karin Krog è una vera istituzione della musica jazz norvegese; artista di grandissima versatilità è capace di eccellere nell’interpretazione di brani standard come nelle improvvisazioni free jazz e post bop. Ristampa del 2017 identica alla molto rara e ricercata prima tiratura, originariamente pubblicato nel 1968, il terzo album di Karin Krog. Un lavoro splendido ed affascinante di jazz vocale assolutamente anticonvenzionale e di grande atmosfera. ”Joy” presenta performances vocali sia sotto forma di canzoni che di vocalizzi in stile scat da parte della cantante norvegese; soave, sensuale, misteriosa, fatale. È stranamente funky su “Mr Joy” di Annette Peacock, libera senza parole in improvvisazioni dinamiche fra post bop e free su “Karin’s Mode” di Garbarek, loquace su “Round About Midnight”, spettrale e spontanea su “Maiden Voyage”, assistita dall’elettronica e direttamente jazzata, ma sicura e sensuale, su “Lazy Afternoon”. Un disco assolutamente da riscoprire, con splendidi assoli di un giovane ed esuberante Jan Garbarek ad arricchire una performance già di alto livello. Questo classico del 1968, a lungo introvabile, mostra proprio perché si è guadagnata la reputazione di innovatrice così presto e perché niente meno che un colosso come il compositore George Russell fu spinto a scrivere le brillanti note di copertina.

Jack Van Poll, The Composer (2lp 2014 tiratura limitata questa è la copia 66/500)
Jack van Poll era un musicista olandese deceduto a dicembre 2002 che ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di quattro anni Nella sua carriera ha suonato il pianoforte e il sax tenore, composto e scritto testi, ha insegnato musica e sostenuto giovani talenti musicali, oltre ha condurre un proprio programma radiofonico e ad essere stato corrispondente per una rivista fiamminga di jazz. Si è esibito in molti festival internazionali e nel 1995 si è trasferito con sua moglie Trudy a Città del Capo, in Sud Africa, dove ha incontrato un intero nuovo mondo di musicisti interessanti e di grande talento. Disco compilato nel 2014 in onore dell’80° compleanno di Jack Van Poll (29-11-1934). Il disco evidenzia la sua grande musicalità ma anche le sue incredibili abilità come compositore di classe mondiale. Il risultato è un incontro musicale unico di amici che danno vita alle sue melodie.

Moses Taiwa Molelekwa, Genes and Spirits (2lp 2000)
Quando il pianista e compositore Moses Taiwa Molelekwa nel febbraio 2001 morì non ancora trentenne fu un dolore travolgente per i fan e i colleghi, aveva già mostrato di essere una promessa musicale e molto ancora poteva dire nel “rinnovamento” del jazz. Genes and Spirits era il suo secondo album, pubblicato un anno prima della sua morte. La musica ed il tocco del pianista sono molto simili al suo disco di debutto, Finding One’s Self, ma le idee alla base segnano un passo consapevole verso le novità: quello che lui chiamava “trovare una gamma di alternative ritmiche”. Ispirato dalla complessità ritmica che stava sentendo sia nella musica panafricana che nella Nuova Musica che stava esplorando in Europa; e dalle possibilità della musica elettronica da club, jungle a Londra e kwaito a Soweto. Coinvolto, come molti dei suoi coetanei, dall’ottimismo degli anni ’90 post-liberazione in Sudafrica, Taiwa ha creato ciò che ha descritto come ragga con un groove di kalimba. Nelle undici tracce troviamo diversi spunti interessanti, musica in levare, voci Tswana su una traccia di batteria programmata e molti musicisti sudafricani e del mondo, tra cui Chuco Valdez, Flora Purim e il batterista camerunense Brice Wassy. Con Genes and Spirits, Molelekwa stava entrando nel territorio musicale che oggi associamo a musicisti come Robert Glasper, ma lo stava facendo quasi un decennio prima: affermando una nuova identità jazz che era giovane, popolare e africana. Questa riedizione include anche una traccia aggiuntiva, Wa Mpona, registrata ma non inserita nella versione originale del disco. Rimasterizzato da Frank Merritt al Carvery, Genes and Spirits è presentato in una copertina deluxe apribile che include nuove note di copertina di Gwen Ansel.

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