«THE NEW DAY» DI ALBERTO IOVENE: UN HUB CREATIVO, DA CUI PARTONO INNUMEREVOLI FILI CHE RAPPRESENTANO LA VITA NELLE SUE MOLTEPLICI SFACCETTATURE
// di Francesco Cataldo Verrina //
«The New Day», il nuovo album del pianista Alberto Iovene, pubblicato dalla Abeat Records, è un lavoro fortemente evocativo che nasce dal sodalizio con Daniele Di Bonaventura, considerato uno dei più grandi bandoneonisti jazz a livello internazionale, senza tralasciare il fattivo apporto del contrabbassista Camillo Pace e del batterista Mimmo Campanale. «The New Day per me ha un enorme valore, artistico ed umano. Racchiude due significati, che alla fine vanno in un’unica direzione. Il nuovo giorno è il prendere consapevolezza del valore della propria esperienza musicale, della propria musica», spiega Alberto Iovene, «poter nuovamente far ascoltare agli altri la propria voce e, riascoltandola, rendersi conto della sua straordinaria unicità. Poi è un voltare pagina sul libro della propria vita, accorgersi che sofferenze ed ostilità possono essere scacciate via, e si può ricominciare a respirare aria nuova. Mettere un punto e andare a capo, ricominciare a scrivere, conscio delle pagine bianche che aspettano solo nuove storie».
In «The New Day», l’estroso e prolifico pianista pugliese si muove agilmente spaziando fra stili musicali differenti che partono dal jazz come forma mentis e substrato concettuale, passando per il tango ed il latin jazz e approdando alle ballade, in un vortice di atmosfere mutevoli, coinvolgenti e ricche di pathos. Non manca lo spazio per l’improvvisazione, che rende tutti i brani unici e poco convenzionali. «Il brano che dà il titolo all’album», prosegue Iovene, «è rimasto chiuso nel cassetto per molto tempo e ha visto la luce solo quando, una sera di aprile del 2021, ho deciso che questo pezzo meritava di essere condiviso. Avevo sempre pensato ad uno strumento speciale che avesse potuto regalare al mio brano un suono unico, donandogli una espressività senza eguali. La voce di un bandoneon, ricca di pathos ed intensità espressiva, avrebbe potuto sposarsi perfettamente alla voce del pianoforte, in un turbinio di intrecci melodici».
Le otto composizione racchiuse nell’album sono tutta farina del pianista di Bitonto ed ispirate da un evento, da alcune immagini, da una storia, o semplicemente da persone speciali che suggeriscono soluzioni armoniche e cromatismi molteplici. Una narrazione pacata e spontanea che diviene progressivamente un tumulto di emozioni, talvolta struggenti, altre volte innalzano un gioioso peana alla vita, sia pure con i suoi conflitti e le sue contraddizioni. Si parte con «Quiet Restless Town», si prosegue con «Mirando la lluvia», fino a giungere a «Un tango por el cielo». Frugando fra le pieghe dell’album si ha come la sensazione che le note descrivano le profondità abissali dell’animo dell’artista e i suoi stati d’animi, soprattutto un coacervo di sentimenti che difficilmente potrebbe essre descritto a parole. «L’altra Storia», «Valse Pour Monsieur di Bonaventura» e Cinderella» son piccoli affreschi sonori, talvolta sospesi ed onirici, a metà fra contemporaneità e tradizione. «Quando mi sorridi» e la title-track, «The New day», sono l’epitome in purezza di una melodia sostenuta da un ricercato impianto accordale, dove variegate espressioni ritmico-armoniche s’incontrano e s’intrecciano e dove l’elegia delle emozioni diventa l’elemento cardine dell’intero costrutto sonoro.
«The New Day si sostanzia come la parabola di un viaggio olistico e polisensoriale, un’esperienza duale, antica e moderna al contempo, locupletata dal continuo dialogo e dall’interscambio fra musicisti che, pur nel rispetto delle singole personalità strumentali ed esecutive, riescono a coagularsi coerentemente intorno ad un unico hub creativo, da cui partono innumerevoli fili che rappresentano la vita nelle sue tante sfaccettature.