Onda-Nueva-Portada-

// a Cura della Redazione //

Eddy Marcano – «Onda Nueva», Caligola 2025

Eddy Marcano è uno dei più importanti violinisti e direttori d’orchestra venezuelani. Il compositore Sergio Bernal ha scritto per lui – primo violino della Simon Bolivar Symphony Orchestra di Caracas, fra le sinfoniche più importanti dell’America Latina – un concerto per violino e orchestra eseguito in prima mondiale dalla Utah Symphony Orchestra negli Stati Uniti. Marcano è anche un apprezzato didatta, ed ha lavorato con molti ensemble giovanili del Sud America. Questo suo nuovo progetto discografico, registrato nel 2024 all’EastSide Sound Studio di New York e all’Intempo Studio di Houston, è un sentito omaggio al compositore Aldemaro Romero (1928–2007), fra i creatori e massimi esponenti di un genere molto popolare in Venezuela, noto come onda nueva – da cui il titolo dell’album – nato dalla fusione di alcune musiche della tradizione popolare come passaje e joropo con jazz e bossa nova. Dei cinque brani del disco tre portano infatti la firma di Romero, mentre uno ha trovato il successo grazie ad un suo arrangiamento (El gavilán), e l’unica nuova composizione del disco, “Vida mia”, è del pianista e arrangiatore del gruppo, Baden Goyo. In «Onda Nueva» – più EP che vero e proprio album – Marcano mette in mostra il suo non comune virtuosismo, ma anche una squisita e contagiosa musicalità. A dispetto del prestigioso curriculum di musicista classico, il violinista venezuelano dimostra di trovarsi a proprio agio anche con l’improvvisazione, ottimamente assecondato in questo da una sezione ritmica compatta e swingante che comprende, oltre a Baden Goyo, il contrabbassista Freddy Adrian e il batterista Juan Pablo Romero. Se si esclude il melanconico e struggente “Tema de amor”, eseguito in duo da pianoforte e violino, in ciascuna delle altre quattro tracce c’è la presenza di un ospite speciale. Una menzione particolare spetta a Paquito D’Rivera, che illumina con il suo brillante e fluido clarinetto “Vida mia”, il brano di Goyo che chiude nel migliore dei modi un lavoro originale e accattivante, decisamente riuscito. Siamo certi che «Onda Nueva» spingerà molti appassionati ad approfondire la conoscenza della musica venezuelana.

LINE UP:

Eddy Marcano (violino), Baden Goyo (pianoforte, arrangiamenti),
Freddy Adrián (contrabbasso), Juan Pablo Romero (batteria).
Ospiti speciali: Héctor Molina (cuatro) sul n. 1, Pacho Flores (tromba) sul n. 2, Juan Diego Villalobos (vibes) sul n. 3, Paquito D’Rivera (clarinetto) sul n. 5.

TRACK-LIST:

1) El gavilán (Ignacio Figueredo, Ángel Custodio Loyola); 2) De repente (Aldemaro Romero); 3) Aragüita (A.Romero); 4) Tema de amor (A.Romero); 5) Vida mía (B.Goyo).

HACKOUT! – «Cortado», Caligola 2025

Registrato presso il Fieno Recording Studio, Spilamberto (Modena),
il 6 e il 7 marzo 2024, HackOut! è un trio senza basso formatosi all’interno del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Rovigo, che ha già l’attivo con questo tre dischi, nonostante i suoi componenti siano tutti molto giovani ed abbiano ciascuno un’intensa attività con gruppi propri o altrui. Il chitarrista Luca Zennaro è originario di Chioggia, mentre l’altosassofonista Manuel Caliumi ed il batterista Riccardo Cocetti sono della provincia modenese. A quattro anni dall’album del debutto, “Cedrus Libani”, pubblicato dall’etichetta inglese Slam, e ad un anno e mezzo da “Sad Music for Happy Elevators”, disco live uscito per Caligola, il trio ha deciso di tornare in studio per registrare un nuovo lavoro, frutto dell’esperienza maturata durante una lunga residenza in Spagna (alcuni titoli dei brani ne sono la palese testimonianza). La registrazione dentro le mura di uno studio non fa perdere alla musica del trio quella forza e suggestione che l’hanno sempre caratterizzata. È un jazz viscerale e carico di energia il loro, ma allo stesso tempo estremamente raffinato, che privilegia l’improvvisazione pur all’interno di una struttura musicale che dà ampio spazio al collettivo e non sembra lasciar nulla al caso. Il risultato finale trae ulteriore vantaggio da un non comune interplay, a tratti davvero magico, maturato durante un quinquennio di musica vissuta in piena condivisione. Sono tutte originali le nove composizioni proposte, ed a conferma dell’unità di intenti raggiunta ben cinque di queste sono firmate dai tre amici musicisti. Difficile stilare una graduatoria fra titoli che sembrano parti di un’unica lunga suite, al cui interno ciascuno di loro ha grande ed eguale importanza. Non resta che lasciarsi trasportare lungo un viaggio che non si rivelerà mai avaro di sorprese, dall’ipnotico tema iniziale che dà il titolo all’album – dove aleggia l’ombra del celebre unless bass trio di Paul Motian (con Joe Lovano e Bill Frisell) – all’avveniristico e visionario free–rock di “El gran cabrón”, passando attraverso il concitato neo-bop colemaniano di “One for Nacho” per chiudersi con gli accordi aperti e sospesi di “Carajillo”, ideale conclusione di un lavoro che conferma l’ormai piena maturità raggiunta dal gruppo.

LINE-UP:

Manuel Caliumi (sax alto), Luca Zennaro (chitarra elettrica), Riccardo Cocetti (batteria).

TRACK-LIST:

1) Cortado (Caliumi, Zennaro, Cocetti); 2) That Ancient Feeling (Zennaro); 3) El gran cabrón (Caliumi); 4) Sin leche (Caliumi, Zennaro, Cocetti); 5) One for Nacho (Caliumi, Zennaro, Cocetti); 6) El baile de los meñiques (Cocetti); 7) Etere (Caliumi); 8) No Ocean for Tonight (Caliumi, Zennaro, Cocetti); 9) Carajillo (Caliumi, Zennaro, Cocetti).

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