Letizia Micheli con «Bang Bang», tra blues e canzone d’autore (Gutenberg / Caligola, 2024)

0
Micheli_Ante

Un lavoro che rappresenta l’efficace istantanea di un concept non studiato a tavolino, spontaneo ed istintivo.

// di Cinico Bertallot //

Letizia Micheli, diplomata in chitarra classica, inizia giovanissima a cantare blues, Nel 2017 registra l’etichetta 1mix2 (con Bruno Marini) i suoi primi due singoli e nel 2018 pubblica l’album «One Shot» mentre l’anno seguente esce il suo secondo lavoro «I’m Bad Like Jesse James» con cui entra in classifica in Inghilterra nella Top 25 di Itunes Blues Charts Uk con successivo concerto a Londra. Nel 2021 pubblica il suo terzo disco «Why Don’t You Do Right», quindi suona l’organo Hammond nell’album «Love For Sale» (PlayAudio) ottenendo un contratto con l’etichetta jazz Caligola con cui ha pubblica il suo nuovo lavoro «Bang Bang», registrato al Brazz Studio di San Michele Extra (Verona), il 10 gennaio del 2024 ed ispirato alla canzone di Sonny Bono. L’album include brani compresi in un lungo range temporale che va dal 1951 al 2009, anche se «The House Of The Rising Sun», divenuta una successo internazionale con gli Animals nel 1964, è in realtà una antica ballata (autore anonimo) appartenente della tradizione anglosassone nata nel 17° secolo.

Letizia Micheli rimane soprattutto una straordinaria cantante dalla voce duttile e profonda, perfettamente adatta al blues. È quindi, senza ombra di dubbio, una musicista completa, curiosa ed onnivora quanto basta per evitare di sedersi sugli allori. Chi non la conosce rimarrà senza dubbio colpito da «Bang Bang», album dove le sue diverse passioni (blues, rock, jazz ma anche Mina, fra i suoi primi amori musicali) si fondono mirabilmente. Un lavoro che rappresenta l’efficace istantanea di un concept non studiato a tavolino, spontaneo ed istintivo. Le dieci canzoni che lo compongono sono tutte «first take» (della serie «buona la prima!»), nel pieno rispetto della filosofia fedele allo studio veronese in cui è stato registrato registrato.

Tutto sembra funzionare alla perfezione, per merito sia della voce di Letizia Micheli, forte di un’estensione non comune e di un’intonazione impeccabile, sia dell’efficace sostegno fornito da un sezione ritmica essenziale quanto raffinato, capace di sciorinare, blues, jazz e R&B con dinamismo e disinvoltura. Bruno Marini, noto agli appassionati soprattutto come organista e sassofonista, è qui impegnato esclusivamente al pianoforte, con un orecchio rivolto a Mal Waldron, ottimamente coadiuvato dall’affiatata retroguardia composta da Marco Arienti, contrabbasso, ed Alberto Olivieri, batteria. Un trio dal solido background idiomatico in grado di declinare il variegato repertorio in sorprendente costrutto omogeneo che si dipana in maniera indolore e senza eccessivi strappi tematici, passando dal blues alla canzone d’autore. In «Bang Bang» spiccano soprattutto le personali e caratterizzate interpretazioni dei tre successi della giovane Mina: «Il cielo in una stanza», «Nessuno» e «Tintarella di Luna»: Riflettori puntati anche sulla coinvolgente rilettura dell’opener, «Your Heart Is As Black As Night» a firma Melody Gardot, nonché ruvidi e coriacei classici dal sangue blues come «Boom Boom» o Hit the Road Jack. Risultano assai diverse, ma entrambe suggestive, le due versioni in cui viene rielaborata la «title–track», una delle canzoni «inno» degli anni Sessanta. Per entrare nel mood del disco, si consiglia vivamente di non fare comunque paragoni con le edizioni originali.

Letizia Micheli (voce), Bruno Marini (piano), Marco Arienti (contrabbasso), Alberto Olivieri (batteria).

Tracklist

  1. Your Heart Is As Black As Night (M.Gardot);
  2. 2) Bang Bang (S.Bono); 3) Boom Boom (J.L.Hooker);
  1. Tintarella di luna (B.De Filippi, F.Migliacci);
  2. 5) The House Of The Rising Sun (traditional);
  3. 6) Hit The Road Jack (P.Mayfield);
  4. 7) Nessuno (E.Capotosti, V.Mascheroni, A.De Simone);
  5. 8) Bang Bang alternative take;
  1. The Thrill Is Gone (R.Hawkins, R.Darnell);
  2. 10) Il cielo in una stanza (G.Paoli).
Letizia Micheli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *