«Infinity» di Michele Fazio World Trio, un contenitore di emozioni tra Occidente e Oriente (Abeat Records, 2023)

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Michele Fazio

// di Francesco Cataldo Verrina //

Michele Fazio è un artista di multiforme ingegno con uno range creativo ampio e dilatato, capace di guardare verso i quattro punti cardinali della musica: dal jazz al pop, dalle colonne sonore alla canzone d’autore, dalla musica eurodotta a certe forme ricercate di terza via. Le sue collaborazioni sono molteplici anche nell’ambito della musica leggera italiana: Patty Pravo, Francesco Tricarico, Antonella Ruggero, Fabio Concato ed altri o con registi cinematografici, come Sergio Rubini e Giancarlo De Cataldo, per i quali ha firmato il commento sonore dei loro film. Michele Fazio non è pianista debordante o voglioso di sorprendere attraverso fughe impossibili verso un imprecisato altrove, ma è un abile cesellatore delle melodia, un musicista capace di sviluppare un flusso tematico avvolgente e ad elevato gradiente emotivo, anche quando si ratta di rielaborare o reimmaginare costrutti melodici appartenuti ad altri autori e già consegnati agli annali della storia.

Nonostante il suo ampio spettro d’azione, Michele Fazio si muove seguendo essenzialmente le regole d’ingaggio del jazz che si estrinseca e si solidifica attraverso una ricerca ed un’inculturazione costante con altre forme stilistiche similari ed affini. L’idea del World Trio è maturata nel 2022 grazie ad un concerto organizzato all’interno della rassegna JAZZaltro. Il successo tributato dal pubblico, ma soprattutto la sensazione e la convinzione che ci fosse una notevole affinità elettiva fra i tre artisti provenienti da diverse aree geografiche del pianeta, ha indotto Mario Caccia della Abeat Records, a spingere i tre artisti verso lo sviluppo di un progetto musicale comune, culminato il 6 giugno 2023 nella pubblicazione dell’album «Infinity». Michele Fazio (piano), Aska Maret Kaneko (violino, voci) e Carlos «El Tero’’ Buschini (basso acustico), con l’intervento straordinario (tracce 04, 06 e 10) di Fausto Beccalossi (fisarmonica), hanno realizzato un melting-pot sonoro fatto di essenze jazz, atmosfere ispanico-latine e intarsi orientali, in un caleidoscopio di ritmi, colori e voci, dove influenze lontane s’incastrano, si sovrappongono, si compensano amalgamandosi in un mood compositivo ed espressivo di pregevole fattura e dalle ambientazioni non comuni, nonché basato su una sapiente conoscenza dei segreti armonici. I tre musicisti agiscono su un piano paritetico, e con partiture equamente suddivise, senza che si instaurino momenti di ridondanza o di supremazia strumentale. Nonostante le venature tenui e delicate del costrutto sonoro siamo bel lungi dal minimalismo tipico di certe produzioni germanico-scandinave. Aska Kaneko, ad esempio, esplora ogni possibilità timbrica del violino a cui aggiunge la voce, non solo per cantare ma con finalità strumentali.

Registrato, mixato e masterizzato da Stefano Amerio presso Artesuono di Cavalicco (Udine), «Infinity» placa i desideri perfino di molti audiofili per l’eccelsa qualità del suono, che insieme alle riconosciute capacità dei tre sodali, pone il disco ad un livello di fruizione internazionale ed estremamente esigente. L’opener «Infinity», scritta da Michele Fazio in collaborazione con Aska Maret Kaneko, riesce a soggiogare immediatamente il fruitore, grazie al perfetto afflato tra pianoforte e violino che si fanno promesse per l’eternità in un interplay perfetto e in gioco di tensione e rilascio da manuale del jazz contemporaneo. «Secret Love», a firma Michele Fazio, è un libro dei sogni per amanti in cerca di conferme, regalando stille di emozioni a larghe falde e srotolandosi su una bellezza tematica pingue, morbida e rubiconda. «Jazmin», scritta a sei mani dai tre compagni di viaggio, ha le stimmate di una ballata dal sapore retrò, locupletata dal canto di Aska Kaneko, in cui il risultato finale è superiore alla somma delle tre parti in causa. Il fiume sonoro defluisce senza particolari tensioni strutturali e con sorgiva naturalezza, divenendo a tratti un torrente lievemente impetuoso, come accade con «La Fiesta», dove violino e accordion scaldano gli animi per poi inabissarsi su un letto di tranquille suggestioni con l’arrivo del piano che funge da vero spartiacque. «Profumo di Luna Crescente», firmata da Aska Maret Kaneko, è quasi una quiete dopo la tempesta, un interludio meditativo e sabbatico che segue la frenetica corrente di «La Fiesta», almeno nella prima parte, mentre in seconda battuta tenta di rinverdirne il medesimo mood. Tutti i brani nascono e crescono nello stesso humus, malcelando un vago senso di malinconia votata a qualche atmosfera d’altri tempi o legata alla terra d’origine del compositore, così come avviene con «El paso del Lagarto», composto da Carlos «El Tero’» Buschini, che pastura il fruitore con una sorta di jazz-tango archetipale, spingendolo verso l’eremo di un piacevole abbandono. «Istinct» è un altro composto alchemico che nasce dalla cooperazione dei ricercatori, mantenendosi a mezz’aria fra lo stile dei tre attanti e fungendo quasi da camera di decompressione. «Kujira No Yume Whale’s A Dream», a firma Aska Maret Kaneko e Michele Fazio, funge da ennesimo dialogo tra voce-violino e pianoforte, i quali fondono a caldo due tradizioni melodiche lontane. In «Torre dalle Stelle» risaltano i talenti della violinista giapponese che, sospinta dai due sodali, marchia l’habitat sonoro con una ribollente verve. A suggello del disco arriva «Sunrise», dall’impianto melodico maliardo e seduttivo, cementandosi come uno dei momenti più corali e confluenti dell’album, in cui l’interscambio fra i tre soci di maggioranza raggiunge vette altissime di complicità, sviluppando una coinvolgente propulsione emotiva, totalizzante e quasi olistica. «Infinity» di Michele Fazio World Trio, distilla una formula sonora non facilmente inquadrabile nei limiti dei un jazz tradizionale, manieristico o autoreferenziale, ma che in fondo assume le sembianze di un contenitore tridimensionale stracolmo di suggestioni musicali, distanti o convergenti, sparse lungo i sentieri del mondo tra Occidente e Oriente.

Michele Fazio World Trio

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