Le belle novità del catalogo Alfa Music

Fabrizio Salvatore & Alessandro Guardia
// a Cura della Redazione //
Nell’affollato mercato jazzistico e para-jazzistico delle ultime settimane, la nostra redazione ha deciso di segnalare tre interessanti uscite Alfa Music, una delle etichette italiane più attive e dinamiche.
Giorgio Alessani – The Mess We Leave Behind (Alfa Music, 2024)
Giorgio Alessani è un artista italiano, vive e opera a Parigi da ca. 35 anni! Importante la fattiva partecipazione alla produzione del disco del grande batterista e produttore artistico André Ceccarelli che suona in tutti i brani del disco ed è presente nei concerti di Alessani. Altra figura di spicco in questo nuovo album di Alessani è il pianista e arrangiatore Cédric Hanriot pupillo di Herbie Hancock! Con la sua nuova formazione, Giorgio Alessani propone una lettura musicale jazz-pop, venata di electro. Influenzato tra gli altri dai più grandi compositori e cantanti jazz, oscilla tra improvvisazione, melodie e armonie. l’album annovera la partecipazione di grandi jazzisti della scena internazionale, André Ceccarelli drums, Cédric Hanriot piano-keyboards, M-Carlos sax, Juanjo Mosalini bandoneón, Rember Duharte trumpet, con la partecipazione d’eccezione di Anne Sila.
Scrive Alessani: “Mi sono ritrovato solo davanti al mio pianoforte durante tutto il periodo della pandemia legata al Covid. Fu un periodo di riflessione e sicuramente difficile per tutti, per la nostra sicurezza, le nostre famiglie e le nostre vite. La musica mi ha sempre dato la forza di scoprire e riflettere, mi ha permesso di viaggiare e di sognare…The “Mess We Leave Behind” é il frutto di questo momento della mia vita, passato in una stanza, isolato dal mondo cercando nuove ispirazioni, nuove melodie e nuovi suoni da poter scrivere e che potessero rappresentare al meglio I miei pensieri e emozioni. Questo mio nuovo lavoro vuole trasmettere una visione del domani positiva e resiliente”.

Patty Lomuscio – I Sing Caterina (Alfa Music, 2024)
Se pensate che Patty Lomuscio sia tra quelli che hanno scoperto Caterina Valente grazie a TikTok e a Bongo cha cha cha, siete fuori strada perché, oltre a essere una cantante jazz di razza, Patty è docente al Conservatorio di Matera e questo la porta a cercare, a scovare e ascoltare le grandi voci del XX° secolo. È così che ha scoperto Caterina Valente: cantante, chitarrista, ballerina, mimo; settima generazione di musicanti e artisti di circo, poliglotta; un eclettismo senza pari, una vocalità acrobatica; negli anni sessanta una dei dieci artisti di musica leggera più famosi al mondo, insieme a Fitzgerald, Piaf, Sinatra. Incantata dalla sua personalità, Patty ne ha utilizzato la voce in una serie di lezioni per i suoi studenti di canto jazz. E poi, a un certo punto, non si è più accontentata di studiarla e ammirarla, ha voluto dirle grazie, farle un regalo: e così è nato questo disco che ripercorre a volo d’uccello la lunghissima carriera di Caterina: da Istanbul, 1954 la sua prima incisione (aveva ventitre anni) ai successi inizio anni ’50 come Bonjour Catherine, dal film omonimo, e I love Paris di Cole Porter; da Personalità, Till, Nessuno al mondo pubblicati in Italia nel 1959 a Stanotte come ogni notte, sigla del programma “Nata per la musica” del 1962, fino a Caterina, la canzone dedicata da Perry Como, che tante volte la ebbe ospite nel suo show; e poi Forse di Bruno Martino dall’album “A briglia sciolta” del 1990, il suo disco più venduto, e infine Chiquilin de Bachin di Astor Piazzolla, brano da “Girl talk”, il disco con cui la Valente ha voluto chiudere nel 2001 la sua strada musicale.
Patty in nessun modo imita o copia, che è sempre una scelta perdente; piuttosto entra con garbo nel mondo di Caterina, si guarda intorno e con arte raffinata gioca con le canzoni, lo fa a suo modo, rivelando la sua di personalità, e canta con molto swing, un pizzico di nostalgia (come nel brano inedito Hai capito lei chi è?, la riddle song, la canzone indovinello che apre la raccolta) e anche di humour, che quello non guasta mai, aiutata da compagni di viaggio dal talento spericolato come Vito Di Modugno, Pietro Condorelli, Massimo Manzi e due guest Pino Pichierri e Mino Lacirignola. Il risultato è un disco raffinato, piacevolissimo, di quelli che quando finiscono vien voglia di ricominciare, e spero che anche Caterina sorriderà ascoltandolo in quel suo bel salotto affacciato sul lago di Lugano, dove tante volte abbiamo sentito musica insieme.

Christianne Neves / Feat.Edu Lobo – Abertura Das Aguas (Alfa Music, 2024)
Abertura das Águas è il mare che si apre all’incontro. È la nostra Lemanjá (Yemaja), la regina dei mari, che saluta e “culla tra le braccia i suoi figli con sguardo amorevole” nelle parole di Mestre Sapopemba₁. Ed è in questo abbraccio universale, nello stile Ya madekó, Ya Kekerê (etnia yorubá https://it.wikipedia.org/wiki/Yoruba_(popolo) cantato da Andrea Marquee, brasiliana in tutto e per tutto, che si apre questo album nato per accogliere la musica ed i grandi i musicisti che vi hanno partecipato dal Brasile e dall’Italia. Abertura das Águas apre quindi l’album con un’improvvisazione spontanea nata dal berimbau e dalla magica batteria di Ari Colares e dal mio pianoforte; un brano inciso al momento, improvvisato e ispirato dall’adattamento di Sapopemba, melodia tradizionale cantata a Lemanjá…una musica suonata con il cuore che batteva forte. Ed eccoVi subito dopo, Stefano Rossini musicista italiano dall’anima brasiliana: la sua batteria è presente fin dall’introduzione del mio Samba in Bari, un samba in 7, che svela subito lo spirito dell’album: un jazz brasiliano di gande originalità, colorato di diversità ritmiche che mirano a ritrarre un Brasile profondo, contemporaneo. Ed ora si unisce a noi un caro amico brasiliano Mario Caribé, uno dei più grandi bassisti del mondo arrivato a Roma via mare e cielo nel cammino tra la Scozia e l’Italia offrendoci un suono di grande impatto.
Il sodalizio con AlfaMusic, sopitosi durante la pandemia, rinasce nel 2023, riaffermando quelle che in un incontro tra me e Fabrizio Salvatore al Jazzit Pompei 2019 erano state le premesse e le promesse scambiateci: il nostro album italo-brasiliano! Abertura das Águas ha portato anche ricordi e benedizioni, come fosse un battesimo, nel tango Jose dedicato a mio padre (in memoriam) e interpretato da Natalino Marchetti. Tasti ed ance dorate, note di una fisarmonica perpetuate eternamente nella sua squisita ed emozionante interpretazione di “Jose”. Poi arriva Carinhoso, un classico dei grandi autori brasiliani Pixinguinha e João de Barro. Un arrangiamento per pianoforte che utilizza delicati registri acuti, con la melodia pronunciata dalla mano sinistra. Un regalo alla mia cara madre, Suzi. Dal cuore, con “carinho” (gentilezza). Segue il mio Beijo no Asfalto, un brano molto speciale per me, di matrice jazzistica, inciso in trio con Stefano Rossini e Mario Caribé. Tempi nuovi, nuove divisioni delle acque! E’ il momento di Ave rara (di Edu Lobo e Aldir Blanc): la grande sorpresa di questo album! È stata una gioia immensa registrare con il leggendario Edu Lobo al piano e alla voce. Lui, parte della mia educazione musicale fin dai tempi delle collaborazioni di Upa Neguinho, Ponteio, Arrastão e Tom Jobim, è venuto generosamente e per amore della Musica a registrare con me per far parte di questo album, il mio “mare musicale”. Una collaborazione speciale ed eterna! Proseguiamo con il classico As Pastorinhas dei grandi autori Noel Rosa e João de Barro (Braguinha), tra i maggiori rappresentanti del canzoniere brasiliano. Ed ecco quindi la pluripremiata batteria di Edu Ribeiro (Trio Corrente) e l’impeccabile basso di Bruno Migotto, che si uniscono ancora una volta alla mia formazione in trio. Una reliquia del canzoniere brasiliano, cantata nelle notti di carnevale dove “il cielo splendeva dell’estrela dalva (stella del mattino) e la luna era vertiginosa di tanto splendore”. Andrea Marquee porta ancora una volta il passato in dono nella sua indescrivibile voce presente Oju mamã, portando con sé il nostro Brasile. Sem ensaio ① ② ③. Brasile e Italia sulle chiavi di Stefania Tallini e Christianne Neves. Ce lo eravamo promesso…un giorno suoneremo insieme con due pianoforti, “senza provare nulla” … e così è stato: tre brani inediti che sono emersi nel modo più naturale possibile. Grande Stefania, grande amica, grande musicalità! E’ il momento di Lorenzo Corsi, che ha suonato dolcemente il mio Samba em Triângulo esprimendo la sua leggerezza e sensibilità tramite le note incise con l’ottavino e con il flauto in Do. Guardavo Lorenzo mentre suonava con il suo bellissimo sorriso… un’immagine che arriverà a chiunque ascolterà questo brano. Ecco quindi Franco Piana (zio di Lorenzo Corsi), grande Musicista che, con il suo flicorno, ha onorato l’omaggio a Dave Grusin, il musicista americano celebrato nel brano Mr. Grusin.E infine, ancora una volta, l’acqua: questa volta è la pioggia, rappresentata in ÒYÒ Jungle, una celebrazione ritmata che evoca l’Africa e i suoi rituali con Stefano Rossini alle percussioni e super Mario Caribé al basso. Abertura das Águas è un album solare, post-pandemia, pieno di speranza e di nuovi percorsi e propone un Brasile jazzistico, originale, creativo, modellato con cura dai produttori Alessandro Guardia e Fabrizio Salvatore. Possano le acque aprirsi a tutti coloro che ascoltano questo album realizzato con così tanto “carinho” (gentilezza). Buone maree! (Christianne Neves)
