Nel ricordo di Alberto Alberti, ritorna: «La Strada del Jazz», a Bologna, dal 12 al 14 settembre 2025

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«La Strada del Jazz» rappresenta un paradigma di coniugazione tra rigore storico e partecipazione civile, tra memorialità urbana e vigore performativo. In questa tre giorni, la città sarà nuovamente immersa nell’idioma sonoro del jazz, attraverso la posa annuale di una stella in marmo lungo l’asse di Via Orefici-Caprarie, in omaggio a chi ha contribuito a forgiare l’identità musicale della città, durante l’epoca aurea del Bologna Jazz Festival ideato da Alberto Alberti.

// di Francesco Cataldo Verrina //

Dal 12 al 14 settembre 2025 Bologna si prepara a celebrare una nuova edizione de «La Strada del Jazz», iniziativa che da oltre un decennio annoda la memoria dei grandi protagonisti della storia jazzistica con la vitalità sociale della città felsinea. L’elemento distintivo della manifestazione risiede nella posa di una stella marmorea lungo l’asse di Via Orefici–Caprarie, luogo divenuto vero e proprio palinsesto urbano della memoria musicale. Ogni anno, un nome illustre entra a far parte di questo ideale viale della gloria, perpetuando il ricordo degli artisti che, negli anni d’oro del Bologna Jazz Festival fondato da Alberto Alberti, fecero della città un crocevia imprescindibile per il jazz internazionale. «La Strada del Jazz», quale raffinato rituale urbanistico, conferisce alla città un carattere metro-lirico, una geografia della memoria che si sdoppia tra la sedimentazione urbana e l’eternità dell’ispirazione musicale. La manifestazione riveste altresì una dimensione sociale ineludibile: il jazz che irrompe negli spazi cittadini diviene occasione d’incontro, di condivisione e di comunanza intergenerazionale e multiculturale.

La rassegna non si riduce ad una commemorazione monumentale, bensì assume il carattere di una festa civile: le strade del centro storico si popolano di suoni, voci e corpi, restituendo al pubblico l’esperienza di un jazz condiviso, all’aperto, accessibile ed inclusivo. L’ascolto collettivo diviene così occasione di libertà e di incontro, un laboratorio spontaneo di convivenza intergenerazionale e interculturale, nel quale grandi interpreti e piccole formazioni danno vita, attraverso lo swing, ad un tessuto sonoro che unisce tradizione e contemporaneità. Non è casuale che la scelta dello spazio urbano sia ricaduta su Via Caprarie e Via Orefici: a pochi passi da lì, al civico 3, sorgeva il mitico Disclub di Alberto Alberti, luogo di culto che tra la fine degli anni Cinquanta e la metà dei Settanta attrasse musicisti, appassionati e studiosi da tutta Europa. Bologna, in quegli anni, fu sede di sedici edizioni di un festival che può a buon diritto essere annoverato tra i più rilevanti della storia del jazz europeo, con concerti ospitati nei teatri cittadini e persino al Palazzo dello Sport, in un’epoca che vide calcare le scene felsinee i più grandi nomi dell’intero canone jazzistico. Quest’anno il simbolo marmoreo celebrerà il leggendario batterista Art Blakey, la cui tecnica espressiva e strumentale ha segnato profondamente l’evoluzione del jazz moderno; l’evento si svolgerà sabato 13 settembre alle ore 17 lungo Via Orefici. Ciò testimonia non solo la perpetuazione di una memoria condivisa, ma anche il rispetto per coloro che, con slancio creativo, hanno reso Bologna un epicentro della cultura jazzistica europea.

Dal 2011 a oggi, le stelle in marmo hanno progressivamente composto una costellazione che unisce memoria e identità cittadina: Chet Baker inaugurò il percorso, seguito da Miles Davis e Lucio Dalla, da Ella Fitzgerald e Henghel Gualdi, da Duke Ellington e Thelonious Monk, fino a Sarah Vaughan, Dizzy Gillespie, Dexter Gordon, Cedar Walton, Max Roach, Charles Mingus, Gerry Mulligan, Gato Barbieri, Benny Goodman, Bill Evans, Amedeo Tommasi e Jimmy Villotti. Ogni anno un tassello si aggiunge a questo mosaico urbano, che trasforma le pietre di Bologna in partitura della memoria collettiva. «La Strada del Jazz» 2025 si annuncia dunque come un rito laico che intreccia storia e presente, eredità e sperimentazione, con la forza di un linguaggio musicale capace di generare coesione e di custodire, insieme, la memoria di una città che al jazz ha dato ospitalità e prestigio. Così, la musica, corpo vivo e dispiegato, sottrae il tempo alla solitudine, restituendolo alla partecipazione civile ed al dialogo tra culture e generazioni, sviluppando la necessaria continuità tra memoria ed attualità, tra pietra e suono, tra passato e presente, che spezza l’ostinata solitudine del consumo culturale. «La Strada del Jazz» non è una mera commemorazione, ma rappresenta il tessuto, vivo e permeabile, di comunità che abita la città, di giorno e di sera, respirando lo swing e rinnovandosi attraverso la relazione trans-generazionale tra gli uomini, il tempo e la storia

Programma – «La Strada del Jazz» 2025

Venerdì 12 settembre 2025

Ore 22:00 – Cantina Bentivoglio

«Keeping the Message» – Tribute to Art Blakey

Alessandro Presti – tromba, Marco Ferri – sax tenore, Emiliano Pintori – pianoforte, Stefano Senni – contrabbasso, Adam Pache – batteria

Ore 22:00 – Bravo Caffè

«Chicco Capiozzo quintet» – Tribute to Art Blakey

Chicco Capiozzo – batteria, Enrico Farnedi – tromba, Alessandro la Neve – sax, Mauro Mussoni – contrabbasso, Roberto Stefanelli – pianoforte

Sabato 13 settembre 2025 – Piazza Maggiore / Via Orefici

Ore 17:00 – Inaugurazione

Via Orefici, angolo Piazza Re Enzo

Street Dixieland Jazz Band & Bologna Swing Dancers

Saluto del Sindaco di Bologna, Matteo Lepore

Inaugurazione e scopertura della stella jazz per Art Blakey

Tributo jazz a: Pippo Baudo, Teo Ciavarella, Celso Valli

Ore 18:30 – 19:30 – Lindy Hop Street

Via Orefici, angolo Piazza Re Enzo

Performance di Bologna Swing Dancers & Street Dixieland Jazz Band

Ore 18:30 – 20:00 – «Blakey’s Art»

Andrea Ferrario – sax, Claudio Vignali – pianoforte, Stefano Maimone – basso, Marcello Molinari – batteria, Danilo Mineo – percussioni

Ore 20:00 – 23:00 – Notte Bianca Jazz

Street Dixieland Jazz Band itinerante per il Quadrilatero

Ore 21:30 – 23:15 – Roberto Gatto & Piero Odorici Quartet

«A proposito di Art…»

Roberto Gatto – batteria, Piero Odorici – sax, Nico Menci – pianoforte, Paolo Benedettini – contrabbasso

Domenica 14 settembre 2025

Ore 16:00 – Piazza Maggiore

Vincitori della 1ª edizione del Premio Perugia «Alberto Alberti per il Jazz» – Saihs «Distopia»

Giulio Mari – tromba, Giulio Barsotti – contrabbasso, Giulio Tullio – trombone, Matteo Zecchi – sax tenore, Lorenzo Fiorentini – pianoforte, Lorenzo Fabbri – batteria

Ore 18:00 – Piazza Maggiore

Karima canta Autori (dedicato alla canzone italiana)

Karima – voce, Piero Frassi – pianoforte, Gabriele Evangelista – contrabbasso, Bernardo Guerra – batteria

Ore 17:00 – 19:30 – Street Dixieland Jazz Band, Itinerante per il Quadrilatero

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