Umbria Jazz…l’insuperata regina del pop

// a Cura della Redazione //
Negli ultimi anni i maggiori incassi della kermesse Umbra sono derivati dalla presenza di artisti di provenienza pop-rock o ibrida. Tutto ciò secondo alcuni dati reperibili in rete, più o meno approssimativi. Il tutto va preso a benefici d’inventario, perché, nello specifico, bisognerebbe vedere i bilanci stilati dalla fondazione, che restano top-secret, pur essendo Umbria Jazz una manifestazione pubblica, finanziata con il denaro dei contribuenti. Nella convinzione di molti osservatori – specie quelli compiacenti ed entusiasti della «festa in città» e dell’odore di cipolla ai Giardinetti Carducci – tutto ciò corrisponderebbe ad una logica del tutto naturale ed evolutiva. Nessuna contestazione in merito – dal punto di vista della strategia commerciale – sebbene quanto vi apprestate a leggere testimonia il fatto che gli artisti jazz sono sempre più marginali, talvolta di contorno, mentre la manifestazione perugina, ammalata di elefantiasi, di narcisismo autoreferenziale e di esaltazione ad personam, punti essenzialmente ai numeri e non all’arte, alla quantità più che alla qualità. Oltremodo, dopo il distacco di Terni e l’inconsistenza di Orvieto, il festival si è arroccato essenzialmente fra la cinta muraria del capoluogo di regione, abusando di entrambe le definizioni, ossia Umbria Jazz, che dovrebbe chiamarsi, ad esempio, Perugia di tutto un Pop. Non a caso, oggi e domani, chiuderanno il festival perugino, presso l’Arena Santa Giuliana, due nomi di spicco del pop mondiale: Mika e Lionel Richie.
Dati principali del Festival (Passate Edizioni)
Totale biglietti venduti: oltre 42.000
Incasso netto (lordo): circa € 2.400.000 (Wikipedia)
Artisti pop-rock e incassi stimati
Lenny Kravitz (13 luglio 2024 – Arena Santa Giuliana)
Pubblico presente: circa 11.000 spettatori (ANSA.it / Tuttoggi.info / ansalatina.com)
Sul totale dell’arena (oltre 18.000 presenze nel primo weekend) il suo concerto rappresenta un’incidenza significativa (Reddit / ANSA.it / La Nazione)
Stima incasso concerto: assumendo un prezzo medio biglietto tra € 50 e € 100, l’incasso lordo del solo suo show può essere stimato tra € 550.000 e € 1.100.000 (cliente e contesto festival)
Toto (Arena Santa Giuliana)
Pubblico: circa 5.000 spettatori (ANSA.it / Umbria e Cultura)
Stima incasso concerto: tra € 250.000 e € 500.000, a seconda del prezzo medio del biglietto
Nile Rodgers & Chic (Arena Santa Giuliana) Pubblico: circa 5.000 spettatori (ANSA.it / Umbria e Cultura)
Stima incasso concerto: analogo a Toto, tra € 250.000 e € 500.000 (Umbria e Cultura / Il Mattino di Padova)
Osservazioni metodologiche
I dati si riferiscono ai soli biglietti venduti all’Arena Santa Giuliana e sono da considerarsi lordi (vendite prima di costi o royalties). Gli incassi stimati derivano da un range realistico del prezzo medio del biglietto, coerente con la media dei festival di quel calibro. Le cifre globali del festival (€ 2.400.000 per oltre 42.000 biglietti) forniscono il contesto economico generale (Il Mattino di Padova / Umbria e Cultura / Soundlite / Perugia 24)
Sul concerto di Bob Dylan all’edizione del cinquantesimo anniversario di Umbria Jazz, tenutasi nel 7 luglio 2023 presso l’Arena Santa Giuliana di Perugia: Il cachet concordato, reso noto dagli organizzatori, ammontava a circa € 400.000 (Umbria 24 / Quotidiano Nazionale / Vivo Umbria / Umbria 24)
I costi complessivi per gli artisti nel 2023 – incluso Bob Dylan – risultano superiori ai € 2.100.000, di cui 400 mila euro destinati a Dylan (Umbria 24 / Umbria Journal)
L’incasso totale del festival superò € 2,3 milioni per circa 40.000 spettatori (Money, it’s a gas! / Umbria Journal)
Una fonte precisa afferma inoltre che l’incasso dell’edizione 2023 fu leggermente superiore a quello del 2019, chiuso anch’esso con circa € 2,3 milioni, ma troppo basso perché l’incasso attribuibile al solo concerto di Dylan fosse quantificato isolatamente nelle fonti pubbliche. (Tuttoggi.info / Umbria Journal)
Il valore del cachet (€ 400.000) corrisponde a una spesa netta sostenuta dalla Fondazione. Non esiste un dato ufficiale sull’incasso lordo generato esclusivamente dal concerto di Dylan, ma il prezzo medio del biglietto (stimato tra € 50 e € 150) e la capienza dell’Arena (circa 5.000-7.000 spettatori) suggeriscono un incasso compreso tra € 250.000 e € 1.050.000, a seconda delle vendite effettive. Il dato più affidabile riguarda l’incasso complessivo del festival, che funge da cornice economica d’insieme.
Nile Rodgers & Chic – Umbria Jazz 2024
L’edizione 2024 ha fatto registrare oltre 42.000 spettatori e incassi complessivi superiori a € 2,3–2,4 milioni (Wikipedia / Umbria 24 / La Nazione / Perugia 24 / Umbria Journal
La presenza degli Chic all’Arena Santa Giuliana contribuì significativamente al richiamo del pubblico, con la data sold-out annunciata già da “tutto esaurito” (Umbria Journal / La Nazione / Perugia 24) Tuttavia, non è stato fornito un dettaglio separato del guadagno lordo generato esclusivamente dal loro concerto.
Mika Umbria Jazz
Mika si esibì la prima volta il 10 luglio, con sold-out confermato all’Arena Santa Giuliana (Umbria Journal / Barley Arts)
L’incasso totale del festival fu oltre € 2,3 milioni per circa 40.000 spettatori (MaxRadio Energy & Classic / Umbria Journal / Umbria 24)
Non sono rese note cifre ufficiali del cachet né dell’incasso lordo generato dal concerto di Mika specificatamente. Un articolo critico menziona la presenza di circa 4.500 spettatori al suo show, ma senza fornire cifre economiche (Barley Arts / Umbria Journal)
Considerazioni metodologiche
I valori disponibili riguardano gli incassi complessivi del festival, mai ripartiti per artista. Le stime su pubblico sono generiche (sold-out o numero indicativo dei posti occupati), non specifiche per singola performance. L’assenza di dati sul cachet e sulle vendite nette individuali rende impossibile calcolare con certezza l’incasso lordo o netto di ciascun artista.
Bilanci recenti della Fondazione Umbria Jazz
Edizione 2023 (50° anniversario): Incasso lordo totale del festival: oltre € 2,3 milioni con circa 40.000 paganti (Wikipedia / Umbria 24 )
Saldo netto del bilancio: attività in attivo per circa € 135.000 (ANSA.it / Umbria Jazz)
Edizione 2024 (51ª edizione)
Record di biglietti venduti (> 42.000) e incasso lordo di € 2,4 milioni (Wikipedia / Umbria 24 / La Nazione). Aumento del 20 % rispetto al 2023 in termini di spettatori e incassi (Umbria 24)
Cosa si può dire sugli artisti jazz
In assenza di specifiche dichiarazioni ufficiali, gli incassi per artista non sono resi noti né ripartiti dalle fonti pubbliche. Gli incassi comunicati riguardano il totale festival, comprensivi di concerti di vario genere, non solo jazz. Anche se molti grandi nomi jazz si sono esibiti (ad esempio Charles Lloyd, Bill Frisell, Brad Mehldau), le fonti ufficiali non forniscono dati economici riferibili alla sola performance jazz.
Conclusione
Al momento, non è possibile quantificare l’incasso lordo attribuibile ai singoli artisti jazz nelle edizioni recenti di Umbria Jazz. Soltanto le cifre globali (biglietti venduti, incassi totali, situazione di bilancio) sono disponibili pubblicamente.
Senza voler ulteriormente prestare il fianco alla polemica, da quanto riportato emerge chiaramente che l’asset generativo in termini pecuniari di Umbria Jazz sia il pop-rock, in tutte le sue molteplici sfaccettature, seguito da artisti borderline di matrice afrologica, sovente indicati come stelle del firmamento jazz, ma che in realtà non trattano e non conoscono alcuna delle regole basilari dell’idioma jazzistico. Talvolta, in essi s’intravede soltanto un rapporto di parentela alla lontana con il vernacolo afro-americano, solo per affinità ambientale o per luogo di provenienza. Una delle carenze maggiori della kermesse è quella di non aver saputo mai valorizzare le realtà locali, magari dopo un’accurata selezione, offrendo un palco sia pur minore ai jazzisti umbri: i giardinetti Carducci sarebbero stati lo scenario ideale, o di tracciare un profilo ed un racconto della sua storia attraverso la creazione di un museo storico, proseguire nella proposta di nomi importanti per tutto l’anno, attraverso la realizzazione di un Jazz Club in pianta stabile (quando c’è, risulta sempre precario ed approssimativo (come scelta musicale ed organizzativa). Si potrebbe proseguire, pensando all’istituzione di una vera scuola di musica come hanno fatto i responsabili di Siena Jazz, attraverso una maggiore relazione (fattiva e produttiva) con il Conservatorio Morlacchi. Soprattutto la manifestazione perugina, che si vaporizza velocemente nell’arco di una decina di giorni, in cinquant’anni, non ha saputo diffondere una cultura jazzistica in città. Al netto del mese di luglio, a Perugia non vi sono locali e club che propongono jazz, tranne qualche rara eccezione. In riferimento ad un articolo pubblicato lo scorso anno dal nostro magazine, non possiamo che ribadire il concetto: Perugia non è la città del jazz, ma di Umbria Jazz. E se ci pensate bene, c’è una bella differenza.
