Giulia Meci con «Pathway», un piacevole sentiero sonoro su cui camminare

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// a Cura della Redazione //

Giulia Meci è una cantante ed autrice, ma soprattutto una musicista curiosa, aperta alle sperimentazioni e alla continua ricerca di contaminazioni. Dice Giulia: «Dedico la mia vita alla composizione, alla scrittura e all’insegnamento di canto. Vivere di musica è una scelta coraggiosa ma per me è una necessità: non sono stata io a scegliere la musica, è lei che mi ha scelto. Non è semplice, perché devi sempre metterti in gioco, rinnovarti, non aver paura di crearti nuove situazioni, nuove collaborazioni con musicisti, gruppi… Devi crederci sempre, avere fiducia in te stesso perché nessun altro puoi farlo al posto tuo».

Questi aspetti del suo carattere emergono in «Pathway» album di debutto come bandleader; in questo lavoro Giulia utilizza la forma del classico quartetto jazz (pianoforte, contrabbasso, batteria) colorito da sonorità pop e ritmiche incalzanti che danno freschezza agli arrangiamenti; il grande equilibrio di dinamiche e timbriche, unito al costante e ricercato interplay, sono guida e tratto distintivo di questo progetto. Quattro composizioni originali che ripercorrono il trascorso musicale e personale della cantautrice, che ci accompagna in un viaggio nel suo mondo emotivo. Si chiude l’album con la melodia onirica di Seen, una composizione del sassofonista statunitense David Binney. I musicisti che la accompagnano in questo viaggio sono Davide Nicodemi al pianoforte, Pippi Dimonte al contrabbasso e Federico Occhiuzzi alla batteria. Ranconta ancora Giulia: «Per come ho impostato il lavoro di «Pathway» e per quelli che saranno i live mi identifico molto, si trova il giusto balance tra la ritmica e l’apertura di respiri armonici. La sessione ritmica di Pippi e Federico è molto solida, mi dà tranquillità. Il pianista, Davide Nicodemi, è un musicista molto sensibile, un compositore, scrive colonne sonore per film, un’anima molto musicale che dona un contributo importante all’interno del progetto. Mi sento supportata al cento per cento da questi fantastici musicisti».

Biografia

Giulia inizia fin da giovanissima lo studio del canto, del pianoforte e della chitarra, strumenti attraverso i quali si approccia al mondo della composizione. Laureata con lode in canto jazz presso il Conservatorio A. Buzzolla, ha studiato sotto la guida di Diana Torto e Chiara Pancaldi. Continua il suo percorso di perfezionamento stilistico seguendo seminari con diversi artisti tra cui: Rachel Gould, Shawnn Monteiro, Kirk Lightsey, Albert Hera e Charo Martin, Claudia Tellini; non meno importante, lo studio del bel canto con il maestro Miguel Angel Curti. La curiosità verso le sperimentazioni e contaminazioni, uniti alla sua versatilità tecnica, la portano, negli anni, a collaborare con diversi progetti, dal jazz, al rock, al latin, alla musica etnica. Come cantante e co-autrice del duo Paolo Doesn’t Play With Us debutta con l’album Reversal of fortune (2017) per l’etichetta PMS, seguito da Muffled Heart Sounds (2020) entrambi accolti molto bene dalla critica indipendente. Con questo progetto ha modo di calcare i palchi di numerosi festival e club italiani. Ha collaborato con vari artisti tra cui Ken Stringfellow (The Posies, R.E.M. e Big Star), La Tarma, Alice Tambourine Lover e tanti altri. Tutte queste esperienze convogliano in «Pathway» il suo più recente lavoro discografico (2023) nonché il debutto di Giulia come compositrice e band leader. «Ho voluto raccontare quello che è stato il mio percorso: ho fatto più lavori ma nella testa avevo sempre la musica, sapevo che questa sarebbe stata la mia vita».

Giulia Meci Quartet
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