Cinedelik con «La Regola del Gioco Vol. I», avvincente come la trama di un film ad alta tensione emotiva (Dodicilune, 2024)

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Cinedelik con «La Regola del Gioco Vol.I», avvincente come la trama di un film ad alta tensione emotiva (Dodicilune, 2024)

I vari frammenti cantati fanno riferimento al palma res di importanti registi si succedono in un’altalena di emozioni che si srotola come un rullo cinematografico, offrendo al fruitore inedite suggestioni e scenari immaginifici

// di Francesco Cataldo Verrina //

Una delle caratteristiche del jazz, nelle suoi molteplici aspetti espressivi, è che può essere coniugato e avvicinato a tutte le altre forme di rappresentazione artistica: dal cinema alla letteratura, dall’arte visiva al teatro. Sin dagli albori, specie le colonne sonore cinematografiche, hanno trovato nel jazz un valido alleato o, comunque, un microcosmo cui ispirarsi o legarsi. Negli anni Sessanta e Settanta, anche il cinema italiano si è appoggiato sovente al vernacolo jazzistico o gli ha camminato a fianco. Sono innumerevoli i commenti sonori di film celebri infarciti di swing, bop, soul-funk, latin-tinge o di altri stilemi vicini alla cultura jazz ed afro-americana. Non a caso, numerose orchestrazioni, di quel periodo, ricordano da vicino la spettacolarità e la complessità delle big band americane.

Prodotto da Dodicilune nella collana editoriale Controvento, «La Regola del Gioco Vol.I» dei Cinedelik, si sostanzia come un avvincente tributo alle colonne sonore di alcuni celebri film italiani, i cui temi portanti furono decisivi al pari, se non più, delle immagini in movimento e dello stesso plot narrativo della pellicola. C’è stato un momento, nel nostro paese, in cui musica e cinema andavano a braccetto in un rapporto simbiotico e mutualistico, dove gli elementi sonori diventavano parti integranti della narrazione complessiva. Merito di un generazione di eccelsi maestri nell’arte di raccontare i film in musica, quali Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Piero Piccioni, Gianni Ferrio, Bruno Lauzi e Franca Evangelisti, Alberto Testa, Sergio Bardotti, Carlo Rossi e Giorgio Calabrese, le cui composizioni per il cinema sono divenute memorabili anche nelle parti cantate, grazie alle loro trascinanti interpreti come Mina, Catherine Howe, Rita Monico, Lisa Gastoni, Suan, Astrud Gilberto e altre. Oggi i momenti canori di quelle iconiche pellicole rivivono attraverso la duttile vocalità di Lorena Falbo – a volte imponente, altre più elegiaca – sostenuta dal chitarrista Carlo Rosati, dal bassista Massimiliano Cignitti e dal batterista e percussionista Enrico De Paolis, affiancati da Mauro Scardini (piano, tastiere), Juan Carlos Albelo (tromba, armonica, violino) e Franco Marinacci (sax baritono, tenore, soprano). «Il cd è un «nostro» modo per preservare e ridare luce alla musica cinematografica italiana di quegli anni e offrire al pubblico contemporaneo una prospettiva originale, fresca e appassionata», raccontano i Cinedelik.

Il cosiddetto Vol. I, in attesa di nuovi capitoli ed ulteriori sviluppi del progetto, è completato da «Come lucciole», composto da Paolo Frattaroli con il testo della cantante e leader del gruppo Lorena Falbo che si cimenta anche nel dare parole e voce ad un motivo assai conosciuto, «Il clan dei siciliani» di Morricone. Le varie tracce fanno riferimento al palma res di importanti registi come Michelangelo Antonioni, Carlo Lizzani, Ettore Scola, Mario Bava, Duccio Tessari, Henri Verneuil, Luciano Salce, e si succedono in un’altalena di emozioni che si srotola come un rullo cinematografico, offrendo al fruitore inedite suggestioni e scenari immaginifici. La voce della Falbo si esprime in tutta la sua ricchezza timbrica, cromaticamente variegata e con sorgiva adattabilità alle varie situazioni sonore che assumono a volte le sembianze di piacevoli ballate jazzly, altre l’aspetto di vere e proprie canzoni popolari, mentre i musicisti forniscono costantemente un elegante e convincente tappeto sonora, in cui la cantante affonda le sue spire vocali. Tredici tracce cantate e decantate come le scene portanti di un film, legate dallo stesso piano sequenza e dal medesimo mood ambientale. In brani come «Eclisse twist», «I giorni che ci appartengono», «Come lucciole», «Incompatibilità» e « Prima o poi», in cui interviene il triplice sax di Franco Marinacci, baritono, tenore e soprano, i contorni jazzistici risultano più accentuati; per contro, con l’apporto di Juan Carlos Albelo tromba, armonica e violino, il flusso sonoro si arricchisce di vibrazioni molteplici, talvolta più sospese, arcane e sognanti, a tratti da rock ballad. Ne sono una dimostrazione lampante interpretazioni come «I giorni che ci appartengono», «Forse eri tu», «Il clan dei siciliani» e «Una stanza vuota». Decisamente coinvolgente il finale, anche ben augurante per il futuro del progetto: «Riusciranno i nostri eroi… Ritornerai» di Armando Trovajoli e Bruno Lauzi, suggella l’album sotto buoni auspici e con rilettura canora da parte di Lorena Falbo davvero intrigante. Registrato, tra Febbraio e Aprile 2023, presso NMG Recording Studio di Palestrina (Roma), «La Regola del Gioco Vol.I» dei Cinedelik è un concept di facile ed immediata fruizione, quasi un volo pindarico di fantasia tra le immagini di film immortali, dove l’ascoltatore viene trasportato sulle ali di un canto leggiadro ed evocativo.

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