George Gershwin. Presentazione del Convegno internazionale su George Gershwin all’Università di Milano-IULM, 25-26 settembre 2025

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George Gershwin

// di Valentina Voto //

Compositore che ha sempre guardato alle tradizioni musicali più diverse, tra i più celebrati al mondo come “la quintessenza del compositore americano” e il cui songbook ha fornito e fornisce tutt’ora inesausta linfa vitale alla forza creatrice e ricreatrice del jazz (grandissima parte dei cosiddetti standard portano la firma sua e del fratello Ira), George Gershwin sarà l’argomento del prossimo convegno internazionale che si terrà all’Università di Milano IULM nelle giornate del 25 e del 26 settembre 2025.

Il convegno nasce dall’impegno congiunto di Luca Cerchiari, docente di Storia della musica pop e jazz e Direttore del Master in Editoria e produzione musicale della IULM – la cui prossima fatica editoriale per i tipi di Feltrinelli verterà proprio su Gershwin –, e di William Everett dell’Università di Kansas City, altresì docente del suddetto Master e tra i maggiori esperti mondiali di musical (coadiuvati come sempre dal supporto tecnico/culturale e amministrativo rispettivamente di Sofia Ratti e Carlotta Zuccaro). Gli organizzatori riusciranno infatti a riunire nella sala dei 146 i principali studiosi che si sono occupati di questo straordinario compositore, noti a livello nazionale e internazionale: si va da Anna Harwell Celenza – curatrice del prestigioso Cambridge Companion to Gershwin – che attraverso il rapporto con il cugino poeta e folclorista B. A. Botkin tratterà dell’idea di “folk” nella musica americana, ad Howard Pollack – autore della ponderosa biografia di Gershwin (più di ottocento densissime pagine sull’uomo e la sua musica) George Gershwin: His Life And Work –, il quale si focalizzerà invece sul rapporto con la tradizione musicale ebraica di George Gershwin/Jacob Gershowitz, fino ancora a Gilbert Gigliotti dell’Università del Connecticut (nome noto a queste pagine grazie a un’interessante intervista firmata da Guido Michelone), il cui intervento, muovendosi tra musicologia e antichità classiche, accosterà significativamente Orazio e la sua Ars Poetica alla varietà delle liriche del compositore americano.

Tra gli italiani, oltre naturalmente a Luca Cerchiari (che parlerà di Gershwin e il jazz), è d’obbligo citare Cesare Fertonani, professore dell’Università Statale di Milano, il quale per l’occasione presenterà un’analisi del Concerto in Fa, e naturalmente il nostro Guido Michelone, che, in qualità di docente dell’Università Cattolica di Milano, riferirà dei rapporti tra Gershwin e il cinema. Anche il pianista e didatta, nonché musicologo, Riccardo Scivales sarà tra i relatori, con un intervento online sullo stile pianistico del compositore che mirerà a presentarne le fonti “bianche” e quelle “nere” (non ignoto ai nostri lettori anche perché intervistato dal nostro infaticabile Condirettore), così come la nostra recente collaboratrice Valentina Voto, che tratterà dei songs di Gershwin nel repertorio pop-rock. Di seguito riportiamo il programma di questa due giorni, arricchito da interventi musicali dal vivo che coinvolgeranno due giovani cantanti, Roberta Natalini e Lidia Vitrano – ex allieve del Master in Editoria e produzione musicale –, il coro dell’Università IULM diretto dal Maestro e docente Edoardo Gambel, il quartetto d’archi della Scala guidato dal Maestro Duccio Beluffi e infine nomi noti del panorama anche jazzistico italiano, tra i quali spiccano quelli dell’attore e cantante Riccardo Mei e della vocalist e docente Greta Panettieri. Si tratterà di un’occasione ben ghiotta e da non perdere, un evento di alto livello accademico e di notevole spessore scientifico e musicale che si profila di vivo interesse non soltanto per lo studioso (di ambito musicale e musicologico, e non solo), ma anche per il curioso e per il “semplice” appassionato – in attesa del convegno internazionale del prossimo anno (2026), che rappresenterà la seconda parte di un ideale dittico a tema Gershwin e che ha in serbo sorprese, di interesse – anche qui – non soltanto accademico, di grandissimo pregio.

PROGRAMMA

25 settembre 2025, Sala dei 146, IULM 6, Università di Milano-IULM

Riccardo Mei (voce e ukulele) e Roberta Natalini (voce)

Fascinating Rhythm

Quartetto d’archi Duccio Beluffi (violino)/Teatro alla Scala

Lullaby (1920)

Porgy and Bess Suite per quartetto d’archi (Summertime, I Got Plenty o’ Nuttin’, I Loves You, Porgy, It Ain’t Necessarily So, Bess, You is My Woman Now)

Riccardo Mei (voce) e Marco Borella (piano)

S Wonderful

A Foggy Day

They Can’t Take That Away from Me

I Got Rhythm

Somebody Loves Me

They All Laughed

I Got Plenty o’ Nuttin’

26 settembre 2025, Sala dei 146, IULM 6, Università di Milano-IULM

Greta Panettieri (voce) e Marco Borella (piano)

Embraceable you

How Long Has This Been Going on

The Man I Love

Who Cares

My One and Only

Someone to Watch Over Me

Greta Panettieri con Marco Borella (piano) e Riccardo Mei (voce)

Let’s Call the Whole Thing Off

(Our) Love Is Here to Stay

Oh, Lady Be Good!

Coro dell’Università IULM diretto da Edoardo Gambel

Summertime

Swanee

But Not for Me

Lidia Vitrano (voce) e Marco Borella (piano),

Slap That Bass

Strike Up The Band

Lidia Vitrano e Roberta Natalini (voci) and Marco Borella (piano)

By Strauss

Relatori e titoli degli interventi:

Howard Pollack (Houston), Gershwin e la musica ebraica

Bill Everett (Kansas City), Parenti famosi: i Gershwin, gli Astaire, e Lady, Be Good!

Todd Decker (St.Louis), Gershwin: il periodo hollywoodiano

Anna Harwell Celenza (Baltimore), Gershwin e suo cugino B. A. Botkin: l’idea di una musica “folk” americana

Gilbert Gigliotti (New Britain, CT), Versi per varie occasioni: l’Ars Poetica di Quintus Horatius Gershwin

Ian Sapiro (Leeds), Identificazione ed edizione critica del musical Girl Crazy (1930)

Olivia Mattis (Greenlawn, NY), L’occhio del compositore: George Gershwin e l’arte moderna (online)

Jacob Kerzner (Syracuse, NY), Da “songplugger” a vincitore di un Pulitzer: come studiare l’Archivio Gershwin per tracciare la sua ascesa alla notorietà (online)

Cesare Fertonani (Milano), Forma ciclica e struttura narrativa nel Concerto in Fa

Riccardo Scivales (Venezia), Lo stile pianistico di Gershwin, fonti “nere” e “bianche” (online)

Guido Michelone (Vercelli), Gershwin e il cinema: biopics, film musicali e colonne sonore

Giuseppe Rossi (IULM), Chi ha ritmo? Appunti su Gershwin: aspetti autoriali e di copyright

Valentina Voto (Milano), I pop rhythm, I rock music. I songs di Gershwin nel repertorio pop-rock

Luca Cerchiari (IULM), Gershwin e il jazz

William Everett
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