EMME Record Label, un’organizzazione completa e dinamica con un ricco e variegato catalogo, un vero aggregatore di talenti

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No:Fly

No:Fly

// di Cinico Bertallot //

Il marchio nasce nel 2010 ma ha alle spalle oltre un decennio di esperienze professionali legate all’organizzazione, direzione artistica, Management & Booking, grazie alla collaborazione con alcuni tra i più accreditati jazzisti a livello nazionale e internazionale tra i quali: John Scofield, Yellow Jackets, Tuck & Patti, Antonella Ruggero, Enrico Rava, Danilo Rea, Paolo Fresu, Roy Hargrove, Aaron Parks, Billy Hart, Mike Moreno, Kendrick Scott, Roberta Gamberini, Shai Maestro, Peter Bernstein, Jonathan Kreisberg, Rita Marcotulli, Francesco Bearzatti, Luca Aquino, Gilad Hekselman, Chihiro Yamanaka, Tosca, Gabriele Mirabassi, Orlando Le Fleming, Will Vinson, Max Ionata, Aaron Goldberg, Stochelo Rosenberg, Rick Margitza, Gregory Hutchinson, Gegè Telesforo, Matt Penman, Ares Tavolazzi, Kevin Hays, Reuben Rogers, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Jason Lindner, Maurizio Giammarco, Rosario Giuliani, Fabio Zeppetella, Maria Pia De Vito, George Garzone, Rotem Sivan.

«Il termine che amiamo utilizzare – ci dice l’ufficio stampa – per sintetizzare il nostro progetto è: aggregazione. Un aggregatore, infatti, in informatica ha il compito di ricercare contenuti frammentati sul web e riproporli in forma aggregata per una migliore fruizione. Traslando il significato in termini musicali, Emme Produzioni Musicali è un «aggregatore» in grado di offrire più servizi in un unico contenitore». Emme Produzioni Musicali, infatti, è una realtà europea capace di fornire tutti i servizi produttivi, discografici e manageriali, necessari a diffondere nel miglior modo un progetto artistico. «Il nostro motto è «All You Have To Do Is Play (tutto quello che devi fare è suonare) – prosegue l’addetto stampa – ed è rivolto soprattutto ai musicisti. Attraverso la nostra organizzazione infatti, l’artista si deve limitare ad esprimere la propria creatività nel miglior modo (cosa non da poco…), a tutto il resto penseremo noi. Accogliamo gli artisti nel nostro studio, il Tube Recording Studio dove è possibile realizzare il progetto musicale all’interno di una struttura di livello internazionale. La nostra etichetta discografica Emme Record Label è in grado di diffondere le varie produzioni attraverso una distribuzione digitale capillare e una distribuzione fisica mirata.. Un ufficio stampa garantisce un lavoro di comunicazione capillare mentre l’Agenzia Emme Management & Booking promuove una diffusione del progetto artistico fra i Club, i Teatri e i Festival italiani».

Vi segnaliamo due recenti produzioni della EMME Record, tutte di elevato livello strumentale e compositivo:

No:Fly – «What If»

Un approccio che unisce la ricerca sonora, la spontaneità del jazz con le molteplici possibilità dell’elettronica. Questi sono i tratti distintivi di «What If», disco d’esordio dei No:Fly, in uscita lunedì 17 giugno per l’etichetta Emme Record Label. Chitarre distorte e glitch, linee di contrabbasso liriche, eleganti fraseggi pianistici e un drumming metronomico e sperimentale disegnano traiettorie sonore mutevoli, influenzate tanto dalla vivace scena elettronica britannica quanto dalla nuova ondata del jazz newyorchese. La continua manipolazione di ritmo e melodia genera un dialogo dinamico tra i quattro musicisti: Luca Di Nisio alla chitarra elettrica ed effetti, Fabiano Di Dio al pianoforte e sintetizzatori, Bruno Graziosi al contrabbasso e Luca Di Muzio alla batteria. La profonda interazione tra i quattro si riflette in ogni esecuzione, contesa tra spigolosità e passaggi interlocutori dalla notevole forza evocativa.

Inoltre, in questo primo disco spicca la presenza di un quinto elemento presente in due tracce: Gianluca Caporale, noto sassofonista tenore abruzzese. «What If» si sviluppa attraverso un percorso radicato nel jazz contemporaneo, dove l’utilizzo dell’elettronica insieme a strumenti acustici (suonati anche nella maniera classica, come il contrabbasso con archetto, o creativa) crea un sound sperimentale a cavallo tra generi anche molto lontani come la musica classica, il post-rock o il free jazz. Il disco porta con sé la crescita artistica avvenuta in tre anni del quartetto, ma anche gli avvenimenti storici degli ultimi anni.

Tre tracce che identificano le varie sfaccettature del sound del quartetto sono sicuramente «Das Model», arrangiamento del famoso brano dei Kraftwerk, destrutturato e trasformato in una versione che esplora mondi come il free jazz, ma anche il contemporary jazz e il post-rock, attraverso cambi di stile ed atmosfere tetre. «Aphelium», uno dei brani con l’ospite Gianluca Caporale, mette in evidenza la natura più jazz e contemporanea del quartetto, evolvendosi in mutevoli crescendo «epici» tipici del progressive. L’ultimo di questi crescendo, avvolto da un synth che gradualmente lo sovrasta, introduce l’ultima traccia. «No-Fly Zone», traccia quasi totalmente elettronica, contiene strumenti acustici come il contrabbasso con archetto e percussioni, oltre alla chitarra con effetti che espone il tema principale. Il tema è introdotto da un famoso discorso storico, distorto e destrutturato, uno dei vari speeches modificati presenti nel disco e utilizzati come colore e tessitura sonora.

Simoni:Teolis – «Openings»

La melodia al centro con due fiati che dialogano alla perfezione mettendo in risalto una coesione perfetta. Il duo formato da Lorenzo Simoni al sax alto e Iacopo Teolis alla tromba parte da questo presupposto per dar vita al disco d’esordio intitolato «Openings» che esce giovedì 30 maggio per l’etichetta Emme Record Label. Un disco in cui le influenze riconoscibili sono molteplici e di diversa natura, spaziando da grandi compositori come Bach, Hindemith, Steve Reich e Igor Stravinsky fino alle colonne sonore uscite dal mondo dei videogiochi, passando per musicisti contemporanei del calibro di Ambrose Akinmusire, Perselì e Ben Wendel.

«Openings» contiene composizioni originali provenienti dalla penna di Lorenzo Simoni e alcune tracce completamente improvvisate e dettate dagli stimoli del momento. Una dimostrazione evidente dell’alchimia che questi due musicisti hanno maturato nel corso del tempo e calcando diversi palchi. L’assenza della ritmica, quei piccoli silenzi lasciati tra una composizione e l’altra arricchiscono le composizioni che anche se ridotte all’osso sono energiche e ricche di sentimento. Non a caso il gruppo nasce nel 2022, anno nel quale Lorenzo e Iacopo completano il loro percorso di studi all’accademia nazionale del jazz di Siena Jazz. Suonando, scambiandosi idee e passando tempo insieme sia sul palco che fuori, i due ragazzi sviluppano un forte rapporto di amicizia che va parallelamente a manifestarsi nel loro modo di suonare insieme. Lorenzo Simoni è stato il vincitore della XXVII Edizione Del Premio Internazionale Massimo Urbani | Premio Paolo Piangiarelli 2023. L’Album è coprodotto con l’Associazione Musicamdo, organizzatrice del Premio Internazionale Massimo Urbani.

Simoni / Teolis

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