Gerardo Iacoucci & Paola Massero con «Stubborn», swingante e sorprendente (Alfa Music, 2024)

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// a Cura della Redazione //

L’album che segna una nuova tappa della lunga ed intensa collaborazione fra il pianista-compositore-arrangiatore Gerardo Iacoucci e la cantante-autrice-interprete Paola Massero si intitola “Stubborn” (testardo). È il nome del brano-manifesto che lo apre, in un “autoironico riferimento – afferma la vocalist – alla caparbietà che caratterizza Gerardo e me”.

Nel CD sono impaginati nove brani originali, di cui sette a firma di Iacoucci e due di Giampaolo Ascolese che – oltre a raffinato ed incisivo batterista-percussionista – si conferma dotato compositore. Tutti arrangiati dal pianista, i pezzi sono “parolati” da Paola Massero con sette testi in inglese ed uno in francese (“Energy” è, invece, strumentale e la voce vi si dispiega in uno scat sillabico declinato con varie strategie). L’apporto della Massero è fondamentale perché la parola riveste una notevole ‘centralità’ in “Stubborn”. Iacoucci, infatti, rinuncia ad interventi solistici e si proietta sulla composizione e sugli elementi dell’arrangiamento, calando in essi il fraseggio e le armonie del jazz. La sua attuale poetica è basata sull’asciugare e sottrarre, concentrandosi su un tocco pianistico (in modalità quasi esclusivamente armonica) che ha ormai metabolizzato e personalizzato tanti “Maestri” (da Erroll Garner a Lennie Tristano). Completano l’organico il contrabbasso fluido e pulsante di Stefano Cantarano e la batteria ora swingin’ ora latin di Ascolese, con l’aggiunta di un quintetto d’archi che viene usato in modo strutturale. Ad esso è spesso affidato il fraseggio più propriamente jazzistico, interamente scritto da Iacoucci che estende quanto a suo tempo ideato per il cameristico Aura Trio (violino, violoncello e pianoforte; “Chamber Jazz Trio” 2011).

Nei brani non ci sono strumenti a fiato; in tal modo è valorizzata ancor di più la bella voce di Paola Massero che conserva nella sua tessitura e dinamica la lezione afroamericana (dallo spiritual al jazz) come una melodiosità/plasticità che rimanda al canto lirico ed è imparentata con la grande canzone europea (soprattutto italiana e francese). Spesso la vocalist si lancia in soli testuali scritti (“Women’s March”, ad esempio) che denotano la sua profonda conoscenza del vocalese di cui, peraltro, è un saggio il veloce, ironico, sferzante “Stubborn” che apre l’album. Il successivo “Venice” muta clima espressivo che si fa malinconico ed abbina il paesaggio della città lagunare a nostalgia e ricordi. “Wind and Fog” (di Ascolese) racconta una sorta di viaggio mistico, con un vento che porta “fino alla luce”. Oltre la testualità – ma intensamente ritmico e carico – è il già citato “Energy” mentre “Liberté” (ancora del batterista) azzarda un ritratto al femminile che è quello della libertà, danzante su una bossa nova; “libertà” che è un concreto auspicio rivolto alle donne oppresse a tutte le latitudini. Celebra i caratteri solari e positivi della musica centro e sudamericana “Caribentropy”, “un dono prezioso dell’anima” per chiunque ami l’espressione sonora. Su questa falsariga si muove il settimo e bozzettistico brano “Starry Night”, dove batteria ed archi si sfidano in un call and response. Sesta ed ultima composizione rappresentano gli episodi più salienti, insieme a “Stubborn”, dell’intero album. “Dreams and Smiles” è dedicato a Gerardo Iacoucci da Paola Massero (“Al mio Magister, ai sogni realizzati, a quelli da realizzare, ai nostri sorrisi…”). La profonda stima e l’affettuosissima amicizia tra i due artisti è raccontata in delicati versi e utilizzando una scansione ternaria che sottolinea l’aspetto di “favola realizzata” della narrazione sonora. La conclusiva “Women’s March” proviene dal progetto “Elle, singulière, pluriElle”, ideato da Giampaolo Ascolese insieme a Marie Reine Levrat e presentato dal gruppo Isoritmo nel 2012: mutua il ritmo dalla celebre “Blues March” di Benny Golson ed ha un testo ispirato e speranzoso che ipotizza un tempo in cui le donne (e l’umanità) possano “vivere solo nell’amore e nella pace”. Se questi sono i frutti della testardaggine, può essere considerata una virtù. (Luigi Onori)

TRACK LIST

1. Stubborn Paola Massero – Gerardo Iacoucci 03:30

2. Venice Paola Massero – Gerardo Iacoucci 03:43

3. Wind and Fog Paola Massero – Giampaolo Ascolese 03:08

4. Energy Paola Massero – Gerardo Iacoucci 04:01

5. Liberté Paola Massero – Giampaolo Ascolese 02:42

6. Caribentropy Paola Massero – Gerardo Iacoucci 02:54

(dedicato a Pacho Flores & Jesùs ‘Pingu?ino’ Gonzàlez)

7. Dreams and Smiles Paola Massero – Gerardo Iacoucci 04:59

8. Starry Night Paola Massero – Gerardo Iacoucci 02:28

9. Women’s March Paola Massero – Gerardo Iacoucci 03:27

LINE-UP

Paola Massero Voce

Gerardo Iacoucci Pianoforte e arrangiamenti

Stefano Cantarano Contrabbasso

Giampaolo Ascolese Batteria

Demi Laino Primo violino

Simona Foglietta Secondo violino

Amedeo D’Onofri Terzo violino

Silvia Dello Russo Viola

Donato Cedrone Violoncello

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