// di Guido Michelone //

Per le imminenti ‘buon feste’, alla Vigilia, a Natale, a Capodanno o per la Befana, siamo solito, in Italia, regalare o scambiarsi doni della più incredibile varietà. Un libro però non fa mai male, anzi. E proprio il jazz quest’anno – andando a spulciare tra le novità 2023, escludendo pere ovvie ragioni di volumi miei e di Francesco Cataldo Verrina, su cui torneremo presto per un confronto bibliografico all’americana – riserva succose novità.

Se proprio dovessi indicare il titolo epocale, non avrei dubbio 1000 dischi per un secolo (Il Saggiatore) di Enrico Merlin è uno di quelli destinati a durare (non a caso siamo alla seconda edizione completamente aggiornata anche dal punto grafico) dove il jazz è inserito in un più ampio contesto, per farci capire come in fondo dovremmo affrontare la musica – da studiosi o da appassionati – nel suo insieme a prescindere da etichette o catalogazioni: da tenere sul comodino per ogni consulto.

Stesso discorso si potrebbe fare per Musica. Una storia sovversiva (Shake) di Ted Gioia, che sta al secondo posto di una mia ipotetica top ten: l’evoluzione dall’uomo primitivo al rock odierno attraverso le sette note avviene, secondo lo studioso americano, mediante una narrazione che davvero capovolge ogni prospettiva antecedente: lettura impegnativa ma gratificante.

Al terzo posto, a pari merito, metterei L’invasione degli afronauti (Shake) di Giorgio Rimondi, Improvvisazioni (Saint Louis) di Filippo La Porta e Una posizione sociale (Rubettino) di Giuse Rimanelli: sono rispettivamente un saggio sull’afrofuturismo dal jazz alla fantascienza; alcune voci alfabetiche (da ‘ambiguità’ a ‘universalità’) per approfondire i rapporti tra jazz e letteratura; e la ristampa del primo romanzo jazz italiano (1959) da parte di un intellettuale davvero sui generis.

Restano ancora cinque libri per un a top ten jazzistica e allora direi Philology Jazz Records (Philology) di Roberto Arcuri, Nuovo jazz italiano in 100 dischi (We Writer) di Amedeo Furfaro, Il clarinetto jazz nella musica ‘colta’(Unicopli) di Gianluca Campagnolo, Il jazz europeo. Non solo di passaporto (Disgressione) di Lino Minafra e Ugo Sbisà, The Chief. Miles Davis e gli anni ’80 (Arcana) di Sergio Michelangelo Albonico & Stefano Milioni. Già dal titolo intuiamo benissimo di cosa parlino e lo fanno tra competenza, divulgazione e autorezzolezza.

Avrei poi da consigliare due trittici: il primo riguarda la graphic novel con Cinque minuti due volte al giorno (Shockdom) di Marco Di Grazie e Cristiano Soldatich, Nina. La storia di Nina Simone (Anima Mundi) di Tracy N. Todd e Christian Robinson, Le muse del jazz (Curci) di Vanni Masala e Marilena Pasini; il primo è su Chet Baker, il secondo sulla grande vocalist nera, il terzo su 68 rilevanti figure femminili (reali e non) ispiratrici di altrettante celebri jazz song. Il secondo trittico riguarda tre romanzi dello stesso editore (Minimum Fax) dove il jazz è materia o argomento in grado di intrecciarsi con altri aspetti della realtà sociale o immaginaria: My Favorite Things di Sergio Baratto, Parlesia di Valeria Saggese, Acchiappafantasmi di Giordano Meacci.

Per terminare quest’ampia panoramica, ci terrei a citare una decina di libri sul rock e sul pop che ovviamente, in questi casi, non trattano il jazz, ma sono comunque belli e possono interessare chi resta ancor oggi affascinato dalla lettura in sé, legandosi a quel che il filosofo Roland Barthes, circa mezzo secolo fa, definiva ‘il piacere del testo in un’epoca in cui si cercavano (e amavano) solo testi impegnati o ideologizzanti.

Anche qui redigo una top ten dove sul podio olimpico metto Io, Elvis (Diarkos) di Paolo Borgognone, In arte, Milva (Silvana) di Annamaria Lo Russo e Lucio Spaziante e Roma Disco Playlist 1965-1995 (Vololibero) di Cristiano Colazzi e Corrado Rizza, da me scelti rispettivamente per la meticolosità nell’approntare una corposa biografia, per la raffinatezza con cui si può curare un catalolgo per una mostra sulla gran de interprete italiana e per la quantità di informazioni raccolte intervistando i maggiori disc jokey dell’epoca aurea dei locali notturni giovanili.

Ci sono poi quattro libri di storia del rock: due di essi sono dedicati a personaggi femminili – Pattie Boyd la moglie prima di George Harrison poi di Eric Clapton, e Viv Albertine cantautrice britannica già membro del gruppo punk femminile The Slits – e attengono rispettivamente al saggio Contesa e calpestata (Caissa Italia) di Riccardo Russino e l’autobiografico Vestiti musica ragazzi (Blackie), molto interessanti a livello letterario Altri due saggi affrontano periodi cruciali nell’evolversi dei linguaggi sonori: Nothin’ But A Good Time (Il Castello) diTom Beaujour e Richard Bienstock narra le vicende dell’hard rock degli Eighties senza freni inibitori, mentre Meet Me In The Bathroom (Odoya) di Lizzy Goodman concerne il rinascere del rock’mn’roll nella New York tra il 2001 e il 2011.

Infine tre romanzi, due italiani e uno afroamericano, dove la musica è a vario titolo imparentata con il noir, il giallo, il mistero: Il re della memoria (Gallucci) di Massimo Cotto, L’unica nota stonata (Vicolo del Pavone) di Fabio Gandini e Il diacono king kong (Fazi) di James McBride; e nei casi della narrativa thriller logicamente non si svela mai la trama per lasciar gustare il lettore fino all’ultimo boccone della story.

Post Scriptum: ho lasciato indietro qualche grande libro jazz (tre, quattro al massimo) perché vorrei parlarne più diffusamente nei prossimi articoli.

Libri citati per titolo (in ordine alfabetico)

1000 dischi per un secolo (Il Saggiatore) di Enrico Merlin

Acchiappafantasmi di Giordano Meacci

Cinque minuti due volte al giorno (Shockdom) di Marco Di Grazie e Cristiano Soldatich,

Contesa e calpestata (Caissa Italia) di Riccardo Russino

Il clarinetto jazz nella musica ‘colta’(Unicopli) di Gianluca Campagnolo,

Il diacono king kong (Fazi) di James McBride;

Il jazz europeo. Non solo di passaporto (Disgressione) di Lino Minafra e Ugo Sbisà,

Il re della memoria (Gallucci) di Massimo Cotto

Improvvisazioni (Saint Louis) di Filippo La Porta e

In arte, Milva (Silvana) di Annamaria Lo Russo e Lucio Spaziante

Io, Elvis (Diarkos) di Paolo Borgognone,

L’invasione degli afronauti (Shake) di Giorgio Rimondi,

L’unica nota stonata (Vicolo del Pavone) di Fabio Gandini

Le muse del jazz (Curci) di Vanni Masala e Marilena Pasini;

Meet Me In The Bathroom (Odoya) di Lizzy Goodman

Musica. Una storia sovversiva (Shake) di Ted Gioia

My Favorite Things di Sergio Baratto,

Nina. La storia di Nina Simone (Anima Mundi) di Tracy N. Todd e Christian Robinson,

Nothin’ But A Good Time (Il Castello) diTom Beaujour e Richard Bienstock

Nuovo jazz italiano in 100 dischi (We Writer) di Amedeo Furfaro,

Parlesia di Valeria Saggese,

Philology Jazz Records (Philology) di Roberto Arcuri,

Roma Disco Playlist 1965-1995 (Vololibero) di Cristiano Colazzi e Corrado Rizza,

The Chief. Miles Davis e gli anni ’80 (Arcana) di Sergio Michelangelo Albonico & Stefano Milioni

Una posizione sociale (Rubettino) di Giuse Rimanelli

Vestiti musica ragazzi (Blackie) Viv Albertine.

Libri citati per autore (in ordine alfabetico)

AlbertineViv Vestiti musica ragazzi (Blackie)

Albonico Michelangelo Sergio & MilioniStefano The Chief. Miles Davis e gli anni ’80 (Arcana)

Arcuri Roberto Philology Jazz Records (Philology)

Baratto Sergio My Favorite Things (Minimum Fax)

Beaujour Tom e Bienstock Richard Nothin’ But A Good Time (Il Castello)

Borgognone Paolo Io, Elvis (Diarkos)

Campagnolo Gianluca Il clarinetto jazz nella musica ‘colta’(Unicopli)

Colazzi Cristiano e Rizza Corrado, Roma Disco Playlist 1965-1995 (Vololibero)

CottoMassimo Il re della memoria (Gallucci)

Di Grazie Marco e SoldatichCristiano Cinque minuti due volte al giorno (Shockdom)

FurfaroAmedeo Nuovo jazz italiano in 100 dischi (We Writer)

Gandini Fabio L’unica nota stonata (Vicolo del Pavone)

Gioia Ted Musica. Una storia sovversiva (Shake)

Giorgio Rimondi L’invasione degli afronauti (Shake)

Goodman Lizzy Meet Me In The Bathroom (Odoya)

La Porta Filippo Improvvisazioni (Saint Louis)

Lo Russo Annamaria e Spaziante Lucio In arte, Milva (Silvana)

Masala Vanni e Pasini Marilena Le muse del jazz (Curci)

McBrideJames Il diacono king kong (Fazi)

MeacciGiordano Acchiappafantasmi (Minimum Fax)

Merlin Enrico 1000 dischi per un secolo (Il Saggiatore)

Minafra Lino e Sbisà Ugo Il jazz europeo. Non solo di passaporto (Disgressione) d

RimanelliGiuse Una posizione sociale (Rubettino)

Russino Riccardo Contesa e calpestata (Caissa Italia)

Saggese Valeria Parlesia (Minimum Fax)

Todd Tracy N. e Robinson Christian Nina. La storia di Nina Simone (Anima Mundi).

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