Dopo “Rach Mode On”, il suo primo album assieme a Rob Mazurek e Daniele Principato, dove elettronica e improvvisazione sono stati il filo conduttore del progetto, Claudio Vignali torna alla ribalta con un nuovo lavoro appena pubblicato: Piano Solo Live, per l’etichetta Encore Music. Un nuovo album di brani inediti e alcuni standard, in una dimensione totalmente acustica.

Due artisti di fama internazionale, quali il vibrafonista Joe Locke e il trombettista Tiger Okoshi, presentano l’ultima fatica del pianista bolognese. Un viaggio musicale in cui trazione e modernità si uniscono. Un universo artistico in cui istintività, improvvisazione totale, composizioni articolate, virtuosismo e minimalismo convivono al servizio della musica. Un luogo in cui la materia sonora si plasma, si scompone e ricompone toccando punti lontani tra loro, ma collegati in un unico flusso musicale fondato su un’idea totale di musica e pianismo. Joe Locke definisce così il lavoro di Claudio Vignali: “Attraverso il prisma della sua arte, il pianista Claudio Vignali traccia una linea chiara che collega la bellezza e la genialità di Bach, Bird, Bill Evans e del blues. Questa raccolta di brani offre un’esperienza di ascolto sublime. È traboccante di contenuti musicali sofisticati, e allo stesso tempo trasmette grandi emozioni. Ascoltateli con il cervello e il cuore: entrambi saranno ricompensati”.

Anche Tiger Okoshi della Berklee Music School da un suo giudizio sull’album e sull’artista originario di Porretta Terme, che descrive così: “Il mio caro amico Claudio Vignali è un musicista ed un essere umano davvero eccezionale. Il suo stile pianistico si esprime con un linguaggio musicale elegante, fantasioso, emotivo e innovativo, sempre fluentemente. La mano destra e la mano sinistra conversano in modo incredibile e mozzafiato! Ha tutti i tipi di “X-Factors” e “Wows” in lui. È in continua ricerca e sempre proiettato verso il futuro”. I brani partono e prendono spunto dalla tradizione jazzistica e la proiettano nel futuro. Nell’album sono presenti elementi blues, standard jazz reinterpretati e una concezione poliritmica molto elaborata. Questa concezione ritmica deriva spesso dalla musica classica contemporanea e dai cicli derivanti dalla tradizione indiana, che il pianista ha avuto modo di approfondire negli anni. Un altro elemento fondamentale, presente nel disco è l’utilizzo del contrappunto, utilizzato a volte in maniera classica in uno stile può richiamare la musica di Bach, ma non solo. Nelle composizioni e negli assoli del pianista, infatti, è presente un contrappunto molto moderno e personale, che si basa su armonie jazz e sequenza melodiche derivate dalla musica contemporanea. Le mani del pianista sono concepite come due strumenti indipendenti che dialogano tra di loro attraverso vari stili che trascendono il tempo, passando dalla musica classica al jazz, fino alle sonorità contemporanee. Nell’album sono presenti armonie che prendono spunto anche dalla musica impressionista di autori come Ravel e Debussy e dalla musica tardo-romantica, come ad esempio Rachmaninoff. I brani dell’album sono stati registrati in diversi concerti tenuti da Claudio Vignali, in Italia ed Europa: Tracce 1,3,6 Sala Filanda Motta (TV),– Traccia 4 SoloQui (TV), Traccia 5 Montreux Vevey September Musical, La nuit des Pianistes (CH) – Tracce 2, 7 Villa Smilea (PT) – Traccia 8 Teatro Comunale di Bologna (BO) – Traccia 9 Sala Polivalente Castel d’Aiano (BO).

Ecco il link per ascoltare i brani:

https://drive.google.com/drive/folders/1asV4SRgqsActJn1mOnPnieipK1KwlvY6?usp=share_link

Claudio Vignali

NOTE BIOGRAFICHE

Claudio Vignali Viene definito dalla critica come: “pianista dotato di una tecnica strepitosa di straordinaria matrice classica, con un tocco pieno di colori” (A.Tenni), “pianista di grandi doti interpretative”, (Montreux International Jazz Piano Competition). È diplomato in pianoforte classico e in musica jazz con il massimo dei voti e la lode presso i Conservatori di Ferrara ed Adria. È diplomato in Piano/Tastiere Professional presso il Music Academy 2000 Bologna. Continua a perfezionarsi con importanti pianisti tra cui: Wonmi Kim , Giorgio Gaslini, Ramberto Ciammarughi, Franco d’Andrea, Fausto Caporali (improvvisazione barocca), Fabiana Ciampi e Daniele Venturi. Frequenta Masterclass con George Cables e Benny Green. La sua attività lo ha portato a collaborare con alcuni tra i più importanti artisti di fama internazionale in ambito jazz. Si è esibito nei più importanti Festival, Teatri e Jazz Club italiani ed internazionali tra cui: “Montreux Jazz Festival . A marzo 2017 è in tour in Giappone in trio e piano solo. Il tour lo porta ad esibirsi in importanti jazz club e sale da concerto, ottenendo un ottimo riscontro dalla critica giapponese. Nello stesso anno insieme a Principato e Hiorth è in tour in Islanda, dove ha l’opportunità di suonare per la radio nazionale di Reykjavik. Nel 2019 il tour in Norvegia dove tiene masterclass di pianoforte jazz ed improvvisazione presso l’accademia di musica Rønningen FolkehØgkole. Il tour in Giappone si ripete a novembre nel 2022 dove calca alcuni tra i palchi più importanti di Kobe, Tokyo e Kyoto. Sempre nel 2022 è di nuovo in Norvegia per masterclass e concerti presso la “NLA Academy of Music” e la “Norvegian Academy of Music”. La sua storia artistica è stata inserita nel libro “Buonanotte ai Suonatori” di Marco Cespugli e nel libro del giornalista Paolo Natalini nella sezione Musica e Poesia. Dal 2015 al 2019 è il docente di Pianoforte Jazz dell’ensemble di insegnanti in collaborazione con “Berklee Music School Boston” con il docente Tiger Okoshi nella Masterclass musicale di livello avanzato presso il Teatro Bismantova (Reggio Emilia). Tra i vari album nei quali ha preso parte come co-produttore è importante citare il disco “Tiziano Bianchi Relate” che vede la preziosa partecipazione di Bill Frisell alla chitarra. È titolare della cattedra di Pianoforte Jazz presso il Conservatorio di Cosenza.

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