// di Roberto Biasco //

Francesca Tandoi è una figura emergente nel pianismo Jazz italiano e internazionale. Dotata di una tecnica impeccabile, perfezionata nei lunghi e approfonditi studi condotti in Olanda presso prestigiosi ”Royal Conservatory of The Hague” ed il “Codarts Conservatory” di Rotterdam, ha già all’attivo sette album, oltre che una lunga serie di concerti e tour sia in Italia che – “nemo propheta in patria” – anche e soprattutto all’estero.

Alle prime note di “Bop Web”, il brano di apertura che dà il titolo all’intero album – al momento disponibile in digitale – vengono spazzati via tutti i dubbi riguardo alla sua collocazione stilistica: questo – vivaddio verrebbe da dire! – è un “disco di Jazz” senza se e senza ma. I riferimenti al Be Bop più classico ci sono tutti: un tema scattante su tempo veloce che rimanda immediatamente al fuoco di Bud Powell e a certe inflessioni di John Lewis, non a caso la Tandoi ha dichiarato esplicitamente di aver voluto dedicare il brano a Dizzy Gillespie. ‹‹Il Disco è chiaramente ispirato alla leggenda del be bop Dizzy Gillespie – spiega Francesca – Ho voluto dimostrare che il jazz della tradizione ancora vive e continua ad ispirare le nuove generazioni di musicisti e fruitori››.

In un momento in cui le nuove leve del Jazz italiano cercano giustamente di ritagliarsi un proprio percorso originale alla ricerca spasmodica di nuove strade e di rischiose contaminazioni, Francesca rivendica il ruolo cardine della tradizione e lo fa senza dover riproporre gli standard più risaputi e senza rinunciare alle innovazioni, proponendo quindi nuovi brani originali che puntino a rinnovare, vivificandola, la tradizione del moderno mainstream, o, come dicono gli americani, del Jazz “straight ahead”. Ecco quindi che sei degli otto brani dell’album escono dalla penna della pianista, mentre le due rivisitazioni riguardano “Overjoied” di Stevie Wonder, che è ormai assunto al rango di “modern standard” e nel quale Francesca si cimenta anche come cantante, e la Bossa di “Agua de beber” di Tom Jobim, sviluppata su un mid-tempo swingante e risolta nel finale con una progressione armonica di alta classe. “You and the lake and the moon” è invece una romantica ballad che rimanda al magistero del Trio di Bill Evans, il cui magico interplay viene qui ricreato grazie alla bravura dei due accompagnatori: il brasiliano Matheus Nicolaiewsky al basso e l’olandese Sander Smeets alla batteria. “Ninaom” si apre prepotentemente con una magniloquente cadenza alla McCoy Tyner, ma vira subito verso un tema Blues nel classico stile soul-jazz di Bobby Tymmons, a cui il brano è specificamente dedicato, con un drive irresistibile che certamente farà battere il piedino agli ascoltatori nel suo tipico incedere alla Jazz Messengers.

Lethargy” si discosta dal classico schema del piano – trio, grazie alla presenza del giovane ma già affermato chitarrista Daniele Cordisco, che affianca Francesca che questa volta si cimenta al piano elettrico, creando quindi un’atmosfera più “moderna” con situazioni più morbide di “smooth Jazz”, ma sempre sorrette da una solida impostazione boppistica, nella quale risalta il ruolo di Cordisco, anch’egli impegnato a rinnovare una tradizione che innegabilmente affonda le sue radici in Kenny Burrell e Wes Montgomery. “Right On” è un brano veloce che si apre con una struttura melodico-armonica più spigolosa e piuttosto complessa, che la Tandoi poi “apre”, sviluppa e risolve mettendo in mostra tutte le sue ragguardevoli qualità di elaborazione ed esecuzione, in un fitto dialogo con la batteria di Sander Smeets. “Pink Walker”, come suggerisce il titolo, è un tema blues modale, sorretto dal “walking bass” di Matheus Nicolaiewsky, e con in bella evidenza di nuovo la chitarra di Daniele Cordisco. Il consiglio è: dimenticate le citazioni auliche o i paragoni più colti e sofisticati, lasciate fluire la musica e abbandonatevi ad essa, vi godrete l‘ascolto di un disco perfettamente riuscito, piacevole all’ascolto, suonato impeccabilmente con passione, classe ed eleganza. In questo periodo davvero non è poco! Autoprodotto – https://bfan.link/bop-web)

LE DATE:

Dopo il tour invernale che ha toccato Parigi, Berlino, Varsavia, Rotterdam e il sold out al Blue Note di Milano dello scorso 27 febbraio, Francesca Tandoi è tornata live con il “BOP WEB TOUR”, dove presenta al pubblico il nuovo album.

Questi i prossimi appuntamenti in Europa e in America.

Da ricordare in particolare le prossime due date italiane evidenziate in neretto.

3 maggio – Somma Vesuviana (NA), Teatro Summarte,

8 maggio – Trondheim (NO), Trondheim Jazz Festival

12 maggio – Berna (CH), International Jazz Fest (feat. Lewish Nash)

13 maggioVicenza, Teatro Olimpico (feat. Dado Moroni)

30 maggio – Istanbul (TUR), Cemal Resit Rey Concert Hall

27 luglio – New York, Caramoor Centre

29 luglio – New York, Dizzy’s Jazz Club

Francesca Tandoi

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