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“Il Circo” è il debutto discografico da solista del pianista e compositore toscano Giovanni Vannoni: “Immagina di varcare la soglia del tendone di un circo, mentre ti dirigi verso il tuo posto, una musica spensierata ti accompagna. Ti siedi e pochi istanti dopo le luci si spengono, tutto tace. Il silenzio ed il buio sono interrotti dall’entrata di una ballerina vestita di bianco illuminata solo da un fascio di luce, lo spettacolo è iniziato. Dopo la ballerina arriva il mimo, un tipino irriverente che si diverte ad imitare chi è seduto in prima fila e che, dopo essersi finto morto, lascia il posto ai giocolieri. Il tempo scorre e uno dopo l’altro i circensi si esibiscono, ognuno con il suo numero, ognuno con la sua musica. Mangiafuoco chiude il gruppo e dopo una sua vampata di fuoco tutto si fa nuovamente buio, dal silenzio emerge un ultimo brano, come un delicato ringraziamento. Le luci si accendono, è ora di tornare a casa.

Così Vannoni, pianista e compositore con alle spalle una formazione accademica sia classica che jazz, descrive il suo concept album dedicato all’esperienza del circo. Ogni brano è infatti la trasposizione musicale della sua personale visione immaginifica di otto discipline circensi, fatta eccezione per la prima e l’ultima traccia che fanno da cornice. Attraverso il richiamo a mondi sonori differenti l’album abbraccia la mutevolezza e l’eterogeneità del circo, cercando al contempo di restituire un percorso narrativo chiaro. Vannoni concepisce ogni brano adottando sia la forma classica della musica scritta che aprendo varchi all’improvvisazione. Ispirato dal lavoro di pianisti come Tigran Hamasyan e Stefano Bollani, Vannoni realizza un’opera trasversale alla scrittura classica e al Jazz.

Biografia

Giovanni Vannoni è un pianista e compositore nato a Greve in Chianti nel 1992. Inizia l’attività pianistica nel 2013 con un concerto presso il Teatro del sale a Firenze. Negli anni successivi milita all’interno di diverse formazioni jazzistiche partecipando a vari festival e rassegne. L’interesse ad esplorare nuovi linguaggi musicali lo porta nel 2019 a collaborare con il compositore e chitarrista Davide Martiello per la rassegna di musica elettronica fiorentina “Diffrazioni”. Nel 2016 si laurea in pianoforte jazz presso l’accademia Siena Jazz University, sotto la guida dei maestri Stefano Onorati e Paolo Birro. Nel 2017 inizia la sua collaborazione con il chitarrista Krishna Biswas che ha portato alla pubblicazione nel 2022 dell’album “Piccola Impresa Irregolare”, inserito nelle menzioni della TOP JAZZ 2022 di Musica Jazz. La stessa rivista inserisce Giovanni Vannoni nelle menzioni dei nuovi talenti. Nel frattempo porta avanti un percorso compositivo: Nel 2022 ottiene la laurea di II livello in composizione con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Rinaldo Franci” di Siena sotto la guida del maestro Antonio Anichini. Tra i risultati ottenuti come compositore si distinguono: la residenza artistica presso il Cantiere d’Arte Internazionale di Montepulciano nel corso della quale ha composto il brano “Adiaforia” per l’Ensemble degli Intrigati, l’arrangiamento dello stesso brano per orchestra eseguito dalla Filarmonica Arturo Toscanini in occasione del Concorso Internazionale di Composizione “2 Agosto” e la collaborazione con la drammaturga e regista Laura Fatini per lo spettacolo “Meta(A’)”, recensito positivamente dal critico Roberto del Nista. Dal 2019 collabora attivamente con il compositore Enea Chisci, con il quale ha scritto: una “Sonata” per violoncello e pianoforte su commissione del festival Echi, la “Sonata a tre” per trio di percussioni e la “Sonata a due” commissionata dal DUOroboros e dai medesimi eseguita in prima assoluta presso lo Schlosstheater di Rheinsberg.

Giovanni Vannoni

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